Emergenza siccità giunta sotto accusa
Addis (Tempio libera) replica all’assessore Quargnenti: «Non ha doti e capacità per gestire le risorse idriche»
TEMPIO. Il consigliere comunale di Tempio Libera, Antonio Addis, sull’emergenza siccità risponde all’assessore all’ambiente Francesco Quargnenti. La sofferenza delle aree verdi della città, rilevata dall’attuale assessore all’ambiente Francesco Quargnenti e addebitata dallo stesso alla scarsa lungimiranza dell’assessore precedente, «sono l’ennesima dimostrazione della sua inadeguatezza e incapacità a gestire quanto lui ha ereditato».
Questa in estrema sintesi l’accusa di Antonio Addis, ex assessore all’ambiente del precedente esecutivo, oggi consigliere comunale di minoranza, assieme ad altri quattro colleghi, nel gruppo di Tempio Libera. Lamentando la carenza di risorse idriche per innaffiare parchi e giardini, a causa della siccità, Quargnenti aveva lanciato ieri una frecciata al precedente assessore Antonio Addis, accusandolo di scarsa lungimiranza. Come dire cioè che al roseto di Manzoni, sarebbe bastato costruire, a suo tempo, un pozzo più profondo. «Che l’assessore Quargnenti sia inadeguato alla bisogna è chiaro - scrive Addis -: basta guardarsi attorno in città, nelle periferie e nella frazioni, per rilevare lo stato di incuria che caratterizza tutte le aree verdi, realizzate dalla precedente amministrazione con un imponente lavoro e con ingenti risorse. Le annate siccitose che Quargnenti lamenta - continua Addis -, sono una costante del nostro clima. Si tratta solo di saper gestire le risorse idriche con oculatezza e lungimiranza. Doti che l’attuale assessore, da sempre, ha dimostrato di non possedere. Sorprendente anche la metamorfosi di Quargnenti che con enorme facilità passa dai toni entusiastici che decantano l’auto sufficienza delle risorse idriche cittadine, brindando ai bordi di una pozza d’acqua, per passare, subito dopo, a dichiarare di non avere più acqua a sufficienza per innaffiare gli spazi verdi cittadini. Spazi - dice Addis - che non sono un lusso ma un’esigenza».
Addis torna anche sui severi giudizi che gli sono stati rivolti la criticata scelta di mettere a dimora rosmarino «essenza che, assieme ad altre, ben supporta invece lo stress idrico dell’estate».
Addis ironicamente conclude suggerendo a Quargnenti di «eliminare gli spazi verdi e di cementificare».