La Nuova Sardegna

Olbia

Albieri: «Sono i giovani i più colpiti dal Covid»

di Pietro Zannoni
Albieri: «Sono i giovani i più colpiti dal Covid»

Calangianus, il sindaco esorta i ragazzi a rispettare le regole. Il 28 l’epidemiologo Sotgiu in diretta fb

19 novembre 2020
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CALANGIANUS. «Cari giovanotti, cercate di rispettare le disposizioni. Calangianus ha di che preoccuparsi con i suoi positivi che hanno superato quota 35» E’ il messaggio che lancia in questi giorni ai ragazzi del suo paese il sindaco Fabio Albieri. Una richiesta che non ha niente di formale. Scaturisce dal colloquio che lo stesso sindaco ha avuto col professor Giuseppe Sotgiu, epidemiologo di fama internazionale, dimessosi giorni fa dal comitato tecnico scientifico della Sardegna. Sotgiu ha parlato dei positivi al virus in paese e delle loro età e ha ricostruito i contatti.

Il sindaco aggiorna il grande esperto di continuo, perché con lui un filo diretto ed è la sua guida nell’affronto della pandemia. Infatti per sabato 28 novembre propone con il professore un’ altra diretta facebook, la prima fu ad aprile, per esaminare l’evolversi della pandemia. In Sotgiu risponderà anche alle domande dei cittadini.

Dai grafici inviati in municipio dallo scienziato si deduce con sorpresa che i giovani, quelli tra i 7 ei 18 anni, sono i più colpiti ( 18,8 su 1000 abitanti) mentre l’incidenza in coloro che hanno tra i 19-35 anni è pari al 5,8 ; la fascia fra i 36-50 ha l’1,2; la fascia 51-70 il 5,9; chi ha 71-102 anni tocca appena l’ 1.4. «Davanti a questi dati - dice Albieri- si capisce che i più esposti al contagio sono i giovani che usano meno precauzioni: più spontanei ma anche più spregiudicati e meno attenti. Infatti i due primi gruppi individuati sono due realtà giovanili: una squadra di calcio e una classe della scuola media che sono stati, loro malgrado, i propagatori del virus» «Allo stesso tempo – ha proseguito il sindaco – la fascia dei più anziani (71-100) ha registrato meno positività in assoluto perché si protegge di più e ha meno mobilità. M noi dobbiamo continuare a tutelarci con comportamenti adeguati. E i giovani al riguardo hanno una grande responsabilità».

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