Bullismo allo skate park denunciato il 17enne
La polizia lo ha rintracciato e ha ricostruito l’aggressione al 14enne olbiese Segnalato al tribunale dei minori per lesioni. Ha fratturato il braccio alla vittima
28 febbraio 2021
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OLBIA. Una lite esplosa per futili motivi. Lui, il più piccolo, che sale velocemente in sella alla sua bicicletta e cerca di sfuggire al suo aggressore, più grande di età e di corporatura, sebbene ancora minorenne. Ma il tentativo si rivela vano. Perché l’aggressore lo raggiunge, lo blocca e lo picchia così tanto da riempirlo di contusioni e fratturargli il braccio. La brutta storia di bullismo accaduta in città qualche giorno fa, è già nota. Era stato il sindaco Settimo Nizzi a denunciarla all’opinione pubblica, manifestando tutta la sua preoccupazione e disapprovazione per l’episodio e annunciando controlli più serrati e severi nei punti della città dove i giovani sono soliti riunirsi.
L’elemento nuovo è che gli uomini del commissariato, coordinati dal dirigente Fabio Scanu e dal commissario Lino Collu, sono risaliti al responsabile e lo hanno denunciato in stato di libertà al tribunale dei minori per lesioni personali. I poliziotti hanno dato il via agli accertamenti dopo che i genitori del 14enne olbiese hanno presentato la denuncia in commissariato. Gli agenti hanno raccolto le testimonianze degli altri ragazzi presenti, ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti e accertando la responsabilità del ragazzo più grande, un 17enne, anche lui di Olbia.
Il fatto, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, è accaduto allo skate park di via Nanni. Lì, il 14enne era andato a divertirsi col suo skate insieme ad altri coetanei. Ma ad un certo punto è stato avvicinato dal 17enne il quale, spalleggiato da alcuni amici, lo ha aggredito fisicamente in seguito ad una discussione nata per futili motivi e già cominciata nei giorni precedenti, come spiegano dalla questura di Sassari. A quel punto, la vittima, impaurita, ha afferrato la bici, è salita in sella alle due ruote e ha cominciato a pedalare velocemente, cercando di sfuggire alla presa dell’aggressore. Fuga vana. Perché il 17enne lo ha raggiunto e lo ha riempito di botte, fino a fratturargli il braccio.
Quello del bullismo è un fenomeno sul quale c’è la massima attenzione da parte del Dipartimento della polizia e in generale da parte delle forze dell’ordine. Il monitoraggio costante degli adolescenti nei luoghi di ritrovo più frequentati e vicino alle scuole (spesso con la stessa collaborazione dei dirigenti), è una delle priorità del Dipartimento di polizia. Un fenomeno in crescita da tenere sotto controllo e da arginare per scongiurare possibili episodi estremi. (t.s.)
L’elemento nuovo è che gli uomini del commissariato, coordinati dal dirigente Fabio Scanu e dal commissario Lino Collu, sono risaliti al responsabile e lo hanno denunciato in stato di libertà al tribunale dei minori per lesioni personali. I poliziotti hanno dato il via agli accertamenti dopo che i genitori del 14enne olbiese hanno presentato la denuncia in commissariato. Gli agenti hanno raccolto le testimonianze degli altri ragazzi presenti, ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti e accertando la responsabilità del ragazzo più grande, un 17enne, anche lui di Olbia.
Il fatto, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, è accaduto allo skate park di via Nanni. Lì, il 14enne era andato a divertirsi col suo skate insieme ad altri coetanei. Ma ad un certo punto è stato avvicinato dal 17enne il quale, spalleggiato da alcuni amici, lo ha aggredito fisicamente in seguito ad una discussione nata per futili motivi e già cominciata nei giorni precedenti, come spiegano dalla questura di Sassari. A quel punto, la vittima, impaurita, ha afferrato la bici, è salita in sella alle due ruote e ha cominciato a pedalare velocemente, cercando di sfuggire alla presa dell’aggressore. Fuga vana. Perché il 17enne lo ha raggiunto e lo ha riempito di botte, fino a fratturargli il braccio.
Quello del bullismo è un fenomeno sul quale c’è la massima attenzione da parte del Dipartimento della polizia e in generale da parte delle forze dell’ordine. Il monitoraggio costante degli adolescenti nei luoghi di ritrovo più frequentati e vicino alle scuole (spesso con la stessa collaborazione dei dirigenti), è una delle priorità del Dipartimento di polizia. Un fenomeno in crescita da tenere sotto controllo e da arginare per scongiurare possibili episodi estremi. (t.s.)
