Rinagghju, parla Deiana «Progetti già allo studio»
di Angelo Mavuli
L’avvocato degli acquirenti entusiasta dopo il sì del Comune alla vendita Il nome del compratore del compendio delle fonti non viene ancora svelato
28 febbraio 2021
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TEMPIO. Il primo a esprimere soddisfazione per la decisione dell’amministrazione comunale tempiese di vendere il compendio delle fonti di Rinagghju è Salvatore Deiana. L’avvocato tempiese, sin dall’inizio della vicenda, segue le trattative tra il gruppo acquirente, non ancora reso noto alla città, e gli attuali amministratori comunali. «A nome di chi rappresento – è l’incipit della dichiarazione dell’avvocato – esprimo compiacimento ed entusiasmo per questa prima importante decisione del Comune di Tempio sul compendio di Rinagghju che rappresenta il traguardo di una scelta, tanto responsabile quanto coraggiosa. Auspichiamo seguano altre decisioni, parimenti decisive per il buon esito del progetto». Silenzio assoluto, invece, sull’acquirente: «Sulla sua identità – dichiara garbatamente l’avvocato Deiana – per il momento, è necessario il dovuto riserbo in attesa degli adempimenti di legge».
L’avvocato, quasi rispondendo a quanti sull’argomento avrebbero preferito una “concessione” anche lunga, piuttosto che una alienazione, è molto esplicito. «L’acquisto – afferma Deiana – costituisce l’unico modo attraverso il quale un imprenditore consapevole, garantendo attenzione e riguardo al contesto sociale e all’ambiente, può finalmente dare un segnale tangibile ed efficace. È intuibile che per poter riqualificare il sito sono necessari molti sforzi, partendo da quelli di natura politica e sociale già in atto che lo promuovono, continuando poi con gli altrettanto intuibili importanti impegni finanziari, organizzativi e relazionali che ne consentano la realizzazione. Tutto ciò, naturalmente, nel costante rispetto dei ruoli, delle regole e nel rispetto anche della riservatezza che caratterizza il mio ruolo». Deiana fa qualche anticipazione: «Sono già in atto le attività di studio dei progetti naturalistici e di supporto ricettivo anche nelle aree circostanti Rinagghju. In modo coerente e omogeneo, tra l'altro, con il Parco integrato dell’Unione dei Comuni, i cui lavori sono già in corso da diverse settimane».
Salvatore Deiana, senza polemica, si rivolge anche «a coloro che in passato hanno dichiarato di non esser contrari alla vendita, per poi votare contro tale opzione nell’ultimo consiglio comunale. Avranno modo di rivedere con serenità la loro posizione soprattutto quando vedranno il “Progetto Rinagghju”, rimasto finora una chimera, prendere forma e sostanza. Mi auguro che, già sin dalle prime fasi di realizzazione del progetto, i commenti di chi ha espresso scetticismo possano esprimere una diversa valutazione. La bontà di un'idea – l’avvocato – si dimostra nei fatti e non con mille parole a volte inutili».
L’avvocato, quasi rispondendo a quanti sull’argomento avrebbero preferito una “concessione” anche lunga, piuttosto che una alienazione, è molto esplicito. «L’acquisto – afferma Deiana – costituisce l’unico modo attraverso il quale un imprenditore consapevole, garantendo attenzione e riguardo al contesto sociale e all’ambiente, può finalmente dare un segnale tangibile ed efficace. È intuibile che per poter riqualificare il sito sono necessari molti sforzi, partendo da quelli di natura politica e sociale già in atto che lo promuovono, continuando poi con gli altrettanto intuibili importanti impegni finanziari, organizzativi e relazionali che ne consentano la realizzazione. Tutto ciò, naturalmente, nel costante rispetto dei ruoli, delle regole e nel rispetto anche della riservatezza che caratterizza il mio ruolo». Deiana fa qualche anticipazione: «Sono già in atto le attività di studio dei progetti naturalistici e di supporto ricettivo anche nelle aree circostanti Rinagghju. In modo coerente e omogeneo, tra l'altro, con il Parco integrato dell’Unione dei Comuni, i cui lavori sono già in corso da diverse settimane».
Salvatore Deiana, senza polemica, si rivolge anche «a coloro che in passato hanno dichiarato di non esser contrari alla vendita, per poi votare contro tale opzione nell’ultimo consiglio comunale. Avranno modo di rivedere con serenità la loro posizione soprattutto quando vedranno il “Progetto Rinagghju”, rimasto finora una chimera, prendere forma e sostanza. Mi auguro che, già sin dalle prime fasi di realizzazione del progetto, i commenti di chi ha espresso scetticismo possano esprimere una diversa valutazione. La bontà di un'idea – l’avvocato – si dimostra nei fatti e non con mille parole a volte inutili».