La Nuova Sardegna

CALANGIANUS. La festa di San Giovanni per una parte della popolazione è un davvero un tuffo nella storia. Se in tanti raggiungono la chiesa di San Giovanni di Liscia, in territorio di Bassacutena, è perché si tiene a non tagliare il legame con le proprie radici. Seguendo una tradizione che supera i cinque secoli, un gruppo di famiglie ci tiene a non interrompere questo legame per ricordare chi quei siti poi dovette abbandonare per luoghi più sicuri in Alta Gallura

Il momento clou è la messa che il parroco di Calangianus, don Deriu, celebrerà oggi alle 11.30. Anche questa volta la funzione sarà all’aperto sua per rispettare le disposizioni sanitarie sia perché nell’edificio sacro c’è un cantiere: grazie a Regione e Ces sono in corso i lavori di recupero e restauro (finanziati 155mila euro).

Le famiglie che arriveranno, non rinunceranno al pranzo sotto gli olivastri ma non potranno accogliere nelle loro tavolate amici e ospiti. Pure a Calangianus, ma stasera alle 19,30, ci sarà la messa per San Giovanni nel piazzale di Sant’Anna, al centro di Lu Caponi,quartiere storico i cui abitanti rilanciarono la tradizione di lu fucaroni diSantu Ghjuanni. (p.z.)