La Nuova Sardegna

Olbia

Ambiente da salvare

Caccia alle discariche abusive: il Noe schiera elicotteri e droni

di Marco Bittau
Caccia alle discariche abusive: il Noe schiera elicotteri e droni

Telecamere, foto trappole e satelliti vigilano sui siti a rischio

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Olbia La maxi discarica abusiva di rifiuti con vista sul mare (18 mila metri quadrati), sequestrata sabato mattina 2 agosto dopo un blitz effettuato dai carabinieri del Noe a Cala Sassari, purtroppo è soltanto la punta dell’iceberg. C’è molto di più e di peggio da scoprire e da bonificare, così gli stessi militari del Nucleo operativo ecologico di Sassari, guidati dal comandante Gavino Di Maggio, stanno facendo eseguire la mappatura di tutti i siti adibiti a discarica abusiva, individuando i trasgressori con l’utilizzo degli elicotteri del 10° Nucleo carabinieri di Olbia, e dei droni in dotazione. Sempre il Noe sta anche installando telecamere e foto trappole nei siti maggiormente utilizzati per lo smaltimento abusivo dei rifiuti. Infine, a breve i carabinieri utilizzeranno anche un sistema satellite di nuova generazione che consentirà di monitorare in tempo reale qualsiasi situazione.

Questo schieramento di forze e di tecnologia scaturisce dagli accordi che sono stati fatti di recente con i vari comuni della Gallura, soprattutto con quello Olbia guidato dal sindaco Settimo Nizzi, che sul fronte dei rifiuti (sia il servizio di raccolta in città che l’attività di contrasto allo smaltimento abusivo) proprio in queste settimane sta conducendo una battaglia senza esclusione di colpi. Non a caso, anche le indagini che hanno portato alla scoperta e al sequestro della maxi discarica da 18 mila metri quadrati a Cala Sassari, nel litorale di Golfo Aranci, sono scattate in seguito a un avvistamento da parte di un velivolo del Nucleo elicotteristi dei carabinieri di Olbia impegnato a sorvolare la fascia costiera intorno alla città gallurese. Dopo l’avvistamento, gli uomini del Noe hanno completato l’indagine e sabato mattina è scattata l’operazione anti inquinamento che ha portato al sequestro cautelare di cinque aree e un manufatto, dove sono state trovate da tonnellate di rifiuti di ogni genere. Il fascicolo è già stato trasmesso alla Procura di Tempio, che ha aperto un’inchiesta contro ignoti visto che gli immobili sequestrati hanno diversi proprietari. Gli immobili sequestrati sono stati affidati alla custodia dell’ufficio tecnico comunale di Golfo Aranci.

È un ulteriore passo avanti sul fronte delle indagini anti inquinamento a Olbia e in Gallura, che nel 2024 hanno visto i carabinieri del Noe segnalare alla Dda di Cagliari 22 persone per sette siti clandestini dove sarebbero state smaltite illegalmente 1300 tonnellate di rifiuti, tra cui batterie esauste, piombo e componenti di apparecchi per la refrigerazione. Una vera e propra organizzazione criminale dedita al traffico di rifiuti. Per tutte queste attività (a breve scatteranno anche i controlli sulle aree del litorale adibite a parcheggi abusivi o privi di requisiti antincendio) occorrono uomini e mezzi. In questo senso l’interrogazione parlamentare presentata dal deputato gallurese Dario Giagoni (Lega) per chiedere al ministro dell’Ambiente di incrementare l’organico  del Noe di Sassari, che attualmente è piuttosto ridotto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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