La Nuova Sardegna

Olbia

Il nuovo cantiere

Olbia, il cavalcaferrovia verso l’addio: al suo posto una maxi rotatoria

di Dario Budroni

	Il progetto della maxi rotatoria
Il progetto della maxi rotatoria

Cambia la viabilità tra le vie Aldo Moro, Dei Lidi e D’Annunzio. Il piano arriva in consiglio comunale

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Olbia Il cavalcaferrovia di via Dei Lidi ha i mesi contati. Addio dunque alla vecchia strada che salta i binari per collegare gran parte della città al rione di Tilibbas e alla zona industriale. Ma addio anche a tutto ciò che si trova nei dintorni: il ponte-tappo tra viale Aldo Moro e via D’Annunzio e, per effetto degli espropri, anche una abitazione. Al loro posto sarà realizzata una grande rotatoria quasi alle spalle del centro umanitario di via Canova. Da queste parti, insomma, nel giro di qualche tempo cambierà praticamente tutto. Lo scopo è connettere al meglio viale Aldo Moro, via Galvani, via D’Annunzio e l’area del Cipnes. Le demolizioni e le ricostruzioni sono previste dal piano di mitigazione del rischio idrogeologico: se ne parla da tempo, ma alle 15.30 di mercoledì 17 settembre se ne discuterà in consiglio comunale. L’assemblea cittadina, convocata dal presidente Marzio Altana, sarà infatti chiamata ad adottare la variante al Pai per dare gambe al progetto di Rete ferroviaria italiana, che sarà illustrato sempre mercoledì. Nello specifico, la proposta progettuale di Rfi riguarda l’adeguamento dei ponti ferroviari sui fiumi che sfociano nella vicina insenatura di Porto Romano: il rio San Nicola e il canale Zozò. Adeguamenti che rientrano naturalmente all’interno del piano “Olbia e le sue acque” progettato da Technital per conto dell’amministrazione Nizzi, attualmente in fase di Valutazione di impatto ambientale. Comune e Rfi agiscono insieme e gli obiettivi della maxi operazione sono sostanzialmente due: eliminare i ponti-tappo lungo le foci dei fiumi, per contribuire a mettere Olbia al sicuro dal rischio alluvione, e migliorare allo stesso tempo la viabilità in quello che è uno degli incroci più lenti e trafficati della città.

Il futuro. Lo stretto e decrepito cavalcavia di via Dei Lidi, costruito più di 60 anni, sarà dunque demolito. Ha il tempo contato anche il basso ponte sul rio San Nicola che unisce via D’Annunzio e viale Aldo Moro, che sarà ricostruito ben più alto e quindi più sicuro. Di conseguenza, l’incrocio tra le vie Galvani, D’Annunzio e Aldo Moro sarà spostato poco più a nord – in un’area in buona parte libera da costruzioni – e avrà la forma di una rotatoria molto più ampia di quella attuale. Per arrivare in zona industriale si passerà nei terreni compresi tra l’agglomerato di Tilibbas e il Delta Hotels sfruttando il tracciato di via Oglio, oggi pressoché inutilizzato. Di mezzo, però, ci sono i binari della ferrovia: così a unire la futura rotatoria e la stessa via Oglio sarà un sottopasso con tutta probabilità a quattro corsie. Nel frattempo Rfi interverrà lungo i ponti ferroviari sul rio San Nicola e sul canale Zozò, che saranno entrambi sollevati per evitare l’effetto tappo in caso di piena. Un maxi intervento che, però, prevede la demolizione dell’abitazione che si trova all’angolo tra le vie Dei Lidi e Aldo Moro: qui passerà il nuovo tratto di via Galvani – verso la nuova rotatoria – e per esigenze di interesse pubblico l’edificio sarà espropriato ed eliminato. Lungo le nuove strade, come previsto dal piano della mobilità, saranno realizzati nuovi percorsi ciclabili da collegare in futuro agli altri già creati o ancora in fase di progettazione.

Il rio San Nicola.  Il piano che sarà illustrato mercoledì non è l’unico che riguarda il rio San Nicola. Un altro intervento di rilievo è stato infatti portato a termine nell’estate del 2024 quando il Comune ha demolito lo storico ponte di via Galvani: una sorta di passerella per auto costituita più che altro da vecchi tubolari di cemento armato. Al suo posto è stato costruito un attraversamento più sicuro, alcune decine di metri più a nord, tra le vie Veronese e Figoni. Nello stesso punto in cui si trovava il vecchio ponte, invece, sarà realizzata una passerella pedonale. Anche l’attuale ponticello tra la stessa via Galvani e il parco Fausto Noce sarà demolito e ricostruito con l’obiettivo di eliminare l’ennesimo tappo lungo i fiumi della città.

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