La Nuova Sardegna

Olbia

Corte d’assise

Uccise il padre a colpi di mazza, Michele Fresi condannato all’ergastolo – VIDEO

di Tiziana Simula

	Da sinistra Michele Fresi e Giovanni Fresi
Da sinistra Michele Fresi e Giovanni Fresi

Arzachena, nel dicembre 2023, dopo aver preso dieci francobolli di Lsd e poi cocaina picchiò a morte l’orafo Giovanni Fresi

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Sassari È arrivata oggi, 7 ottobre in Corte d’assise, a Sassari, la sentenza per l’omicidio dell’orafo di Arzachena Giovanni Fresi, ucciso a colpi di mazza dal figlio Michele nel dicembre 2023. Michele Fresi è stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno per un anno. 

Il procuratore Gregorio Capasso aveva chiesto trent’anni di reclusione, col riconoscimento delle attenuanti sottolineando che si era trattato di un omicidio senza movente, motivo per cui non aveva chiesto l’ergastolo. Il difensore di Michele Fresi, l’avvocato Pierfranco Tirotto, aveva chiesto alla Corte di tenere in considerazione la complessità delle condizioni dell’imputato, nella pena finale. Il legale si era soffermato sui disturbi psichiatrici diagnosticati al giovane fin da quando era bambino e che, a parere del difensore, non sono regrediti.

Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2023, dopo aver assunto massicce dosi di acidi e cocaina e in preda alle allucinazioni, aveva ucciso suo padre Giovanni e aggredito un’amica, Sofia Maria Vasiliu, e due carabinieri, Giulio Cau e Michel Tazioli. Sentito nel corso del processo, aveva detto di non ricordare di avere ucciso suo padre.

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