Ilaria Salis, il Parlamento europeo conferma l'immunità per un voto. Il ministro Salvini: «Vergogna»
La richiesta di revoca era arrivata dal governo ungherese che accusa l’eurodeputata di lesioni gravi ai danni di militanti neonazisti e di associazione a delinquere
BRUXELLES Il Parlamento europeo, riunito in plenaria a Strasburgo, ha confermato l’immunità parlamentare per Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra. Il voto, avvenuto a scrutinio segreto, è stato deciso da un solo voto di scarto: 306 favorevoli, 305 contrari e 17 astenuti su 628 votanti. La richiesta di revoca dell’immunità era arrivata dal governo ungherese, che accusa Salis di lesioni gravi ai danni di militanti neonazisti e di associazione a delinquere.
La commissione Affari giuridici dell’Europarlamento, nel rapporto firmato dal presidente Ilhan Kyuchyuk, aveva raccomandato di mantenere l’immunità per la presenza di un fumus persecutionis: secondo la relazione, esistono «prove concrete» che il procedimento giudiziario sia motivato dall’intento di compromettere l’attività politica della deputata.
La maggioranza risicata è stata possibile anche grazie al voto segreto, che ha consentito a singoli eurodeputati del centrodestra di votare in modo difforme dai gruppi di appartenenza. Il centrosinistra da solo non disponeva infatti dei numeri necessari.
Dopo il voto, Ilaria Salis ha esultato su Instagram, pubblicando una foto con il pugno alzato e la frase: «Siamo tutti antifascisti!». In una nota ha commentato: «Questo è un voto per la democrazia, lo Stato di diritto e l’antifascismo. Dimostra che la resistenza funziona. Ma la lotta non è finita: le minacce restano e bisogna continuare a difendere chi si oppone all’autoritarismo». Immediate le reazioni politiche in Italia.
Il vicepremier Matteo Salvini ha attaccato su X: «Col trucchetto del voto segreto, anche qualcuno che si dice di centrodestra ha salvato la signora Salis dal processo. Vergogna!».