La Nuova Sardegna

ORISTANO. La Corte d’appello ribalta tutto e cancella la sentenza di primo grado. Gli otto mesi a cui era stato condannato in primo grado il broker assicurativo cagliaritano, Aldo Matta, sono solo un ricordo del precedente processo perché nuovi giudici hanno rivalutato la vicenda collegata alle denunce seguite alla partecipazione di Aldo Matta, in qualità di rappresentante della società A.M.A., a due appalti di brokeraggio assicurativo. Il primo era stato indetto dalla Provincia, il secondo dal Comune di Uras e proprio per quest’ultima amministrazione, Aldo Matta e la società da lui rappresentata avevano ottenuto l’incarico. Era andata diversamente con l’amministrazione provinciale, perché un errore formale aveva comportato l’esclusione della A.M.A. dalla gara.

Al di là di aspetti burocratici, i concorrenti di questa società, avevano sporto denuncia, affermando di essere vittime di una turbativa d’asta perché Aldo Matta avrebbe presentato, nel 2005 quando fu indetta la gara d’appalto per il servizio di brokeraggio assicurativo, della documentazione fasulla su versamenti all’Inps e all’Inail. Questo aspetto non sarebbe sfuggito alla ditta concorrente Wai Broker e ai suoi rappresentati legali Bonaria Incani e Graziano Passino.

Dalla loro denuncia arrivò la condanna a otto mesi e 400 euro di multa per i reati di falso e turbativa d’asta. Ma la strada che doveva compiere la giustizia non era stata ancora del tutto percorsa. L’avvocato difensore Rodolfo Meloni aveva infatti presentato ricorso e ha avuto ragione, perché in appello è arrivata l’assoluzione. Decisive sono state le testimonianze di alcuni funzionari dell’Inps che hanno chiarito che i versamenti erano stati effettuati nei tempi dovuti.Questo fa sì che contemporaneamente all’assoluzione cadano anche tutte le altre denunce, legate ad episodi simili in altri Comuni. (e.c.)