Gli studenti di Nesiotikà a Mont ’e Prama
Cabras, la Scuola di specializzazione in beni archeologici di Oristano agli ultimi scavi sul sito dei Giganti
06 novembre 2017
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CABRAS. Anche un folto gruppo di studenti di Nesiotikà, la a Scuola di Specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Oristano, ha preso parte alla campagna di scavo a Mont’e Prama, dalla quale sono emersi nuovi importanti ritrovamenti che si aggiungo ai Giganti. In particolare, il busto di un arciere, e una manina in bronzo, dalle caratteristiche vicine a quelle dei bronzetti trovati a Cavalupo, in provincia di Viterbo. Gli studenti di Nesiotikà hanno potuto prendere parte allo scavo, dal 4 settebre al 31 ottobre, grazie all’accordo stipulato tra Il Consorzio Uno, il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e del Sud Sardegna, l'Università degli Studi di Sassari-Dipartimento di storia, Scienze dell’Uomo e della formazione, la Fondazione di Sardegna, il Comune di Cabras, l'Arcidiocesi Arborense ed il Ministero di Giustizia, attraverso la Casa di Reclusione di Massama. Lo scato è stato realizzato con il finanziamento della Fondazione di Sardegna.
A tenere la direzione scientifica, la Soprintendenza archeologia attraverso Alessandro Usai e l'Università di Sassari con Raimondo Zucca, Pier Giorgio Spanu, Paolo Bernardi. Il Consorzio Uno ha curato il coordinamento didattico- archeologico degli studenti della Scuola di Specializzazione, attraverso Adriana Scarpa, Luciana Tocco e l'archeologo collaboratore, Barbara Panico.
Mont’e Prama è il sito archeologico più noto ormai della Sardegna e non casualmente per il secondo anno consecutivo il Comune di Cabras con Tharros, San Salvatore, il Museo civico G. Marongiu, che espone le statue dei Giganti, ha guadagnato il numero di visitatori più elevato tra tutti i siti della Sardegna. Lo stesso sito di Mont’e Prama è stato aperto ai visitatori da agosto e fino a tutto il mese di ottobre.
A tenere la direzione scientifica, la Soprintendenza archeologia attraverso Alessandro Usai e l'Università di Sassari con Raimondo Zucca, Pier Giorgio Spanu, Paolo Bernardi. Il Consorzio Uno ha curato il coordinamento didattico- archeologico degli studenti della Scuola di Specializzazione, attraverso Adriana Scarpa, Luciana Tocco e l'archeologo collaboratore, Barbara Panico.
Mont’e Prama è il sito archeologico più noto ormai della Sardegna e non casualmente per il secondo anno consecutivo il Comune di Cabras con Tharros, San Salvatore, il Museo civico G. Marongiu, che espone le statue dei Giganti, ha guadagnato il numero di visitatori più elevato tra tutti i siti della Sardegna. Lo stesso sito di Mont’e Prama è stato aperto ai visitatori da agosto e fino a tutto il mese di ottobre.