La Nuova Sardegna

Oristano

San Paolo, devastati gli spogliatoi

di Enrico Carta
San Paolo, devastati gli spogliatoi

Teppisti in azione nel fine settimana. Distrutti infissi, sanitari e scaldabagni del campo sportivo

05 dicembre 2017
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ORISTANO. A volte ritornano e quando ritornano fanno più danni della prima volta. I vandali, in azione nell’ultimo week end, hanno scatenato la loro furia contro gli spogliatoi della zona sportiva del quartiere di Torangius lasciando dietro di sé un cumulo di macerie tale da far sembrare i locali destinati a ospitare la squadra di rugby come il bersaglio di un bombardamento. I danni, ancora in fase di quantificazione, non sono inferiori ai 30mila euro di materiali ai quali bisognerà ovviamente aggiungere il costo che servirà per pagare la manodopera per porre rimedio allo scempio. Fatti due conti sbrigativamente, si sale sino a 40mila euro, un prezzo che ancora una volta pagherà l’intera comunità.

Approfittando del fatto che la zona sia isolata e che nel fine settimana gli operai della ditta Co.E.Ba. che sta ristrutturando diverse parti della cittadella sportiva di San Paolo non fossero al lavoro, qualcuno ha pensato di trascorrervi qualche ora. Il tempo inclemente deve aver consigliato al gruppetto di persone di trovare un riparo dalla pioggia e così la direzione è stata quella che porta alla casetta che ospita gli spogliatoi del vecchio campo da calcio. Sfondata la porta, il gruppo si è intrattenuto all’interno per diverso tempo, trasformando una delle stanze in un bivacco. È stato acceso un fuoco e sono state consumate diverse bottiglie di alcolici. Poi l’attenzione dei teppisti è stata attirata da tutto ciò che si trovava negli spogliatoi.

È iniziata così una lotta contro ogni tipo di infisso con un vincitore già scritto. Porte e finestre sono state divelte o mandate in frantumi e stessa sorte è toccata ai sanitari di tutti i locali degli spogliatoi. Via lavandini, con annessi rubinetti e tubi, via le docce, spaccati i water e le piastrelle della pavimentazione, distrutti diversi scaldabagni e fortunatamente ci si è fermati a questo punto. Se qualcuno avesse pensato anche di prendersela col quadro elettrico il danno sarebbe stato ancora maggiore.

Il lunedì di lavoro è diventato quindi un giorno di presa di coscienza di una situazione che continua a perpetuarsi col passare del tempo. Gli impianti di Torangius sembrano infatti una tela di Penelope con gli operai che portano avanti l’appalto e i teppisti impegnati ancora una volta nella loro impresa devastatrice. Per quanto sia il più grave tra quelli registrati, quest’ultimo non è infatti l’unico episodio di vandalismo contro la cittadella sportiva. Per anni in abbandono ora è oggetto di una ristrutturazione che va a singhiozzo proprio perché l’impresa si ritrova continuamente a dover riparare i danni dei teppisti senza che, nonostante le denunce e gli episodi passati, siano state prese contromisure.

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