La Nuova Sardegna

Oristano

«Il vostro vescovo è uno solo»

di Michela Cuccu
«Il vostro vescovo è uno solo»

Il Nunzio apostolico comunica il no del Papa. 53 sacerdoti chiedevano di revocare l’accorpamento

16 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Due diocesi accorpate e un solo vescovo a guidarle. È così dallo scorso maggio, quando, monsignor Roberto Carboni, vescovo di Ales è stato nominato anche arcivescovo di Oristano. Il prelato da allora continua a occuparsi delle anime della diocesi di Ales Terralba, della quale ora ne è l’amministratore apostolico. Più o meno come avviene anche nel mondo laico, quando ad esempio, per risparmiare risorse e stipendi, uno stesso dirigente si occupa di più sedi accorpate.

Evidentemente, però, l’accorpamento deciso a Roma è stato accolto con non pochi dubbi in Sardegna e così, i 53 preti della diocesi che si estende dalla Marmilla al Medio Campidano passando per il Terralbese, non proprio convinti di dover avere un vescovo “a scavalco” come avviene per i segretari comunali, a gennaio, avevano scritto a Papa Francesco chiedendogli di nominare un nuovo vescovo, tutto per Ales-Terralba. Dovranno però rassegnarsi: nei giorni scorsi, infatti il Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Emil Paul Tscherrig, ha risposto che non ci sarà un nuovo pastore per la diocesi di Ales, destinata ad essere definitivamente accorpata alla curia Arborense.

Solo ora si apprende, attraverso una nota stampa ufficiale della diocesi, della lettera che monsignor Tscherrig, aveva inviato già il 14 marzo, indirizzata al vicario generale della diocesi di Ales Terralba, monsignor Pier Angelo Zedda. In realtà non si era saputo nulla fino a ieri nemmeno della lettera dei 53 preti diocesani, che al Sommo Pontefice avevano esternato «preoccupazione per il futuro della nostra Chiesa locale di Ales Terralba». Nella sua missiva il Nunzio ribadisce affermazioni già espresse in precedenza. In particolare, monsignor Tschering comunica che la «Decisione del Pontefice di iniziare il processo di unificazione della vostra diocesi a quella di Oristano si inserisce nel piano generale di riorganizzazione territoriale delle diocesi italiane e dell’auspicato rinnovamento spirituale e pastorale del Popolo di Dio».

Insomma, una riforma in corso, che non è una novità. La stessa diocesi di Ales Terralba è il frutto di una fusione. Scrive ancora il Nunzio: «D’ora in poi il discepolato missionario del vostro presbiterio si estenderà anche all’Arcidiocesi di Oristano in segno di collaborazione fraterna con gli altri fratelli presbiteri. Infatti, in questa prospettiva di comunione e di corresponsabilità pastorale missionaria, sotto la guida del vostro arcivescovo Roberto, vi invito a intensificare la cooperazione già esistente con i confratelli di Oristano, come del resto voi stessi evidenziate nello scritto, allargando così lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative