La Nuova Sardegna

Oristano

Lite per i precari del Consorzio

di Michela Cuccu
Lite per i precari del Consorzio

L’ente di bonifica, con Coldiretti e Confagricoltura, diserta il vertice con l’assessora all’Agricoltura

20 febbraio 2022
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ORISTANO. Si inasprisce la vertenza sulla stabilizzazione degli 87 avventizi del Consorzio di bonifica dell’Oristanese. Fermi sulle proprie posizioni, Consorzio, Coldiretti e Confagricoltura hanno annunciato che lunedì pomeriggio non parteciperanno all’incontro convocato dall’assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia.

Il vertice era stato promosso per ricomporre la frattura tra Regione e Consorzio dopo che l’assessorato all’Agricoltura aveva annullato la delibera del Consorzio di Bonifica. Contrariamente agli altri consorzi isolani, quello dell’Oristanese ha elaborato un progetto pilota per la gestione delle stabilizzazioni, basato sulla frequentazione da parte dei lavoratori di appositi corsi di riqualificazione. L’assessorato ritiene che il piano consortile non rispetti le linee guida della Regione sull’utilizzo dei fondi stanziati per le stabilizzazioni. Anche i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Filba Uil, sono contrari al progetto: temono che in questo modo una parte dei lavoratori, soprattutto i più anziani, possano rischiare l’esclusione dalla stabilizzazione, per alcuni di loro attesa da decenni.

Contro l’annullamento della propria delibera, il Consorzio ha presentato un ricorso al Tar. Ed è proprio questa la motivazione per cui il presidente Carlo Corrias ha comunicato la non partecipazione all’incontro: «Per rispetto degli organi consortili e del Tar è quindi inopportuna la nostra partecipazione a una pubblica riunione sulla specifica materia oggetto di ricorso nell’imminenza dell’udienza, specie se alla stessa vengono convocati soggetti terzi estranei al Consorzio. Al fine di evitare ogni strumentalizzazione della nostra condotta, siamo disponibili a un incontro di persona con la sola Assessora».

Individuare i «soggetti estranei», cui fa riferimento il presidente Corrias, non è difficile. Scorrendo la lista degli invitati e andando per esclusione, certamente non è l’Anbi, appunto l’Associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica di cui fa parte anche quello dell’Oristanese; improbabile che siano le altre due associazioni datoriali, Copagri e Cia, al che al momento nulla hanno anticipato rispetto alla partecipazione al vertice. Restano i sindacati, fortemente contrari alla linea consortile.

Al contrario, Coldiretti e Confagricoltura, hanno fatto quadrato con il consiglio di amministrazione del Consorzio: «Riteniamo di dover fornire opportuni spunti di riflessione in merito alle scelte operate dal Consorzio e al percorso che ha portato all’attuale stallo, che non sarà utile né al Consorzio né al personale avventizio – scrivono nella nota che annuncia la loro non partecipazione al vertice –. Le nostre organizzazioni hanno fatto pervenire all’assessora dell’Agricoltura Gabriella Murgia ben tre comunicazioni che evidenziavano i problemi, con le relative richieste di incontro a cui, nostro malgrado, non abbiamo mai avuto riscontro».

La nota prosegue con un duro attacco a Gabriella Murgia: «Riteniamo non condivisibile il comportamento dell’assessora che, non avendo convocato queste organizzazioni, non ha dato loro modo di spiegare le scelte del Consorzio, ritagliandosi invece un ruolo non coerente col proprio mandato politico istituzionale, che è quello di tutelare gli interessi delle aziende agricole. Dobbiamo anche lamentare che la stessa assessora, ignorando che la legge regionale ha previsto che le stabilizzazioni trovassero copertura nel bilancio regionale solo fino al corrente anno e dovessero essere effettuate dai consorzi nel rispetto dei propri equilibri di bilancio, non ha trovato il modo di rassicurare, con atti formali, le aziende agricole sul fatto che in futuro il costo di tali stabilizzazioni non sarebbe ricaduto in capo a queste imprese. Ha invece tentato di imporre al Consorzio la stabilizzazione di tutto il personale avventizio entro una data non compatibile con il programma consortile, che invece teneva conto dei vincoli finanziari e operativi presenti».

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