La Nuova Sardegna

Oristano

Rogo in golena, in quattro a processo

Rogo in golena, in quattro a processo

Tre operai e il rappresentante legale di una coop a processo per incendio colposo

01 marzo 2022
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ORISTANO. In genere si volge lo sguardo da quelle parti quando le piogge fanno straripare il Tirso. Il 31 luglio del 2017 invece a preoccupare tutti fu un incendio che investì poco meno di quattordici ettari. Secondo le indagini partì all’interno della golena e la responsabilità sarebbe di tre operai e del rappresentante legale e amministratore della cooperativa Agrinova, che stava eseguendo dei lavori di manutenzione ordinaria lungo l’argine del fiume.

Sono tutti a processo per incendio colposo: secondo il pubblico ministero Marcello Floris, la responsabilità è da ricercarsi in una serie di inadempienze per le quali sono imputati Marco Aresu, 40 anni di Santadi nel suo ruolo di rappresentante legale della coop, e gli operai Paolo Mereu, 44 anni di Siapiccia, Federico Nonne, 39 anni di Simaxis, Davide Meloni, 50 anni anch’egli di Simaxis. Questi ultimi tre stavano eseguendo materialmente il lavoro ed è proprio su questo aspetto che si è concentrato il lavoro di indagine coordinato dal sostituto procuratore Valerio Bagattini.

La prima contestazione riguarda il periodo in cui lo sfalcio venne eseguito: era l’ultimo giorno di luglio e, secondo le annuali regole regionali, in quel periodo è vietata qualsiasi attività che possa generare incendi. Tra queste è compreso lo sfalcio dell’erba che, anzi, deve essere eseguito proprio nei primissimi giorni della stagione secca per motivi di prevenzione. I tre, sempre secondo l’accusa, avrebbero involontariamente generato l’incendio che investì alcune zone incolte, una serie di canneti e dei campi coltivati. L’uso di un trinciaerba con lame metalliche e lo sfregamento di queste ultime su una rete metallica avrebbero infatti sprigionato le scintille. In più, il camioncino con la botte di sicurezza, utilizzato per spegnere immediatamente qualsiasi principio di incendio, non sarebbe stato al seguito degli operai, bensì sarebbe stato lasciato a distanza. Questo impedì quindi un rapido intervento e lo spegnimento immediato del rogo.

Il processo è comunque alle battute iniziali. Quella di ieri, per motivi procedurali, è stata un’udienza filtro, con il rinvio del giudice monocratico Marco Mascia che ha aggiornato il procedimento al 14 marzo per eventuali istanze della difesa, affidata alle avvocatesse della difesa Silvana Citroni, Federica Atzeni e Anna Maria Uras. Col passare delle udienze si chiarirà meglio il quadro di quanto accadde e saranno anche meglio delineate le varie posizioni processuali.

Enrico Carta

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