Il dirigente scolastico: «L’autore dell’incendio è un nostro ex alunno»
Il rogo di Ferragosto all’ex Mossa: il ragazzo già negli anni scorsi era stato raggiunto da una serie di pesanti provvedimenti disciplinari
Oristano «Il vandalo che ha messo fuoco alla scuola è un nostro ex studente che a più riprese era stato raggiunto da una serie di provvedimenti per i gravi comportamenti assunti. Era stato protagonista di una serie di azioni molto gravi nei confronti di compagni e insegnanti. La scuola ha fatto quel che ha potuto: è sempre stata finché la situazione l’ha consentito, prima con l’attività educativa poi allertando i servizi sociali e le autorità. Non è certamente un qualcosa su cui gioire, il fatto che ora la polizia lo abbia individuato per l’incendio, così come i provvedimenti che prendemmo nei suoi confronti furono adottati dopo lunga e attenta riflessione, oltre che come extrema ratio. Purtroppo, ci eravamo accorti già da tempo che il supporto di cui poteva avere bisogno non poteva trovarlo in aula».
Sono molteplici i sentimenti che si agitano in Bruno Sanna, dirigente dell’istituto Don Deodato Meloni che non dimentica il suo ruolo di educatore anche davanti al gravissimo atto che ha distrutto un piano dell’istituto in viale Diaz. Oggi la prima campanella scandirà regolarmente l’inizio dell’anno scolastico per il complesso scolastico oristanese, dove il grosso dei lavori è fatto «anche se ci sarà da attendere per avere la struttura efficiente al cento per cento, perché una parte sarà transennata per completare i lavori e per il ripristino della rete internet i tempi saranno più lunghi» precisa il dirigente. In questo senso, l’intervento tempestivo della Provincia e dell’amministratore straordinario Battista Ghisu, che ha partecipato subito ai sopralluoghi e ha attinto alle tasche dell’ente di secondo livello perché venissero messi subito a disposizione i 150mila euro necessari per gli interventi urgenti di ripristino, «è stato provvidenziale». Ora lo sguardo è rivolto a chi entrerà in aula: «Andremo avanti e metteremo in campo nuove risorse a chi avrà bisogno di sostegno o conforto, come abbiamo sempre fatto. Faremo tesoro di questa esperienza sia dal punto di vista educativo che umano. Durante lo scorso anno scolastico, tanti alunni hanno paventato l’ipotesi di un ritiro per via della situazione che si era creata, non era più possibile mediare – continua il dirigente –. Abbiamo sempre coinvolto anche i genitori del ragazzo e ora, in base all’esito del procedimento che lo riguarda, chiederemo loro i danni costituendoci parte civile. I genitori sono responsabili per il figlio minore». L’ammontare dei danni non è stato ancora definito con precisione, ma si parla di una cifra che si aggira perl’appunto attorno ai 150mila euro. (cat.co.)