La Nuova Sardegna

NUORO. Probabilmente quella tra domenica e lunedì non è stata una notte come tutte le altre. Mentre a Olbia iniziava a prendere forma la vittoria di Settimo Nizzi, anche a Nuoro c’era qualcuno che seguiva lo spoglio con molta attenzione. D’altra parte, era stato proprio il neosindaco di Olbia a dichiarare di essere pronto, in caso di elezione, ad abbandonare il suo posto in parlamento. E, in questi casi, la poltrona che rimarrà vacante spetta di diritto al primo dei non eletti, una vecchia conoscenza della politica sarda che era già stato eletto in parlamento nel 2006 tra le fila di Alleanza Nazionale. Bruno Murgia, nuorese classe 1967, nel 2013 era stato il primo escluso e se dovesse decidere di accettare l’incarico sarà lui a sostituire Nizzi a Roma. Adesso Murgia è il direttore dell’istituto etnografico della Sardegna ma il suo contratto, quando si dice il caso, scadrà a breve: «Già, tra qualche settimana abbandonerò la guida dell’Isre», ha detto ieri Bruno Murgia che però ha deciso di adottare il basso profilo per quanto riguarda l’ormai certa sostituzione in corsa con Settimo Nizzi: «Preferisco non parlarne per ora anche se il nome del primo dei non eletti non è certo un mistero».

Dunque, da Murgia non sono arrivate indicazioni particolari. Anzi, ha anche ricordato il nome di chi lo segue nella lista dei non eletti: «Dopo di me c’è Angelo Angioni», ha commentato ieri sera.

Prudenza a parte, Murgia sembra pronto ad accettare l’incarico che gli verrà conferito appena Settimo Nizzi rinuncerà al mandato per occupare la poltrona di sindaco della sua città: «Adesso ho altro a cui pensare», ha commentato prima di specificare la sua appartenenza politica, «sono stato eletto nel 2006 con Alleanza nazionale, partito in cui mi riconoscevo fino all’inizio della mia esperienza di presidente dell’istituto etnografico. Da quel momento in poi non ho più fatto parte di alcun partito per rispetto nella mia nuova carica».