La Nuova Sardegna

Migranti, allarme tubercolosi

L’accusa del deputato Mauro Pili. Replica della Asl: «Tutto sotto controllo»

13 luglio 2016
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CAGLIARI. «Frequenti episodi di pazienti, anche con Tbc bacillifera, che si sono allontanati dal reparto infettivi e non vi hanno fatto più ritorno. I medici lo scrivono in una lunga lettera che ha il senso di un sos vero e proprio: la situazione è fuori controllo». Lo denuncia il deputato di Unidos, Mauro Pili, citando una «missiva choc» del personale sanitario dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari e contestando «la gestione allegra degli sbarchi dei migranti che sta mettendo a rischio la salute pubblica di un'intera regione». Il leader di Unidos ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chiedere un intervento urgente del governo «considerata la gravissima situazione denunciata dai medici del reparto infettivi di Cagliari». Dalla Asl 8 arriva la conferma sulla lettera a proposito della gestione dei migranti inviata alla direzione sanitaria, ma il problema della Tbc non sarebbe nei termini indicati dal deputato. Il tema Tbc «non è sconosciuto nè nuovo - spiega Silvana Tilocca direttore del Dipartimento prevezione - si tratta di un problema storico, affrontato con un protocollo chiaro. Quando viene riscontrato un caso di Tbc c’è una macchina organizzativa molto efficiente che tratta il caso e individua i contatti avuti dal paziente e li testa a uno a uno. Questo approccio preesiste all’arrivo massiccio dei migranti perché sta crescendo una Tbc autoctona causata dall’aumento della povertà. E per i migranti ci siamo riuniti per accorciare ulteriormente i tempi di valutazione. Una sola persona è andata via dal reparto, ma c’è stata una mobilitazione da parte di tutti e la persona è stata rapidamente raggiunta».

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