La Nuova Sardegna

Geoparco, dipendenti in rivolta

Geoparco, dipendenti in rivolta

Da luglio non ricevono gli stipendi e ora puntano il dito contro la Regione

02 settembre 2016
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CAGLIARI. Non c’è pace per i dipendenti del Geoparco. Che vedono ancora a rischio il loro futuro e protestano per stipendi pagati a singhiozzo e scarsa chiarezza da parte delle istituzioni.

Sono pronti a ogni forma di lotta sindacale se la Regione non provvederà a pagare subito all’Ati-Ifras almeno le fatture relative ad aprile e maggio 2016, per un valore di circa due milioni di euro, un terzo del totale dovuto.

Lo annunciano le segreterie regionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, sottolineando che i 502 dipendenti del Geoparco sono stati costretti a «trascorrere il Ferragosto senza soldi, visto che non hanno ancora percepito la retribuzione di luglio».

I rappresentanti dei lavoratori spiegano che «l'Ati Ifras, nonostante gli obblighi contrattuali, non paga gli stipendi poiché parte lesa della Regione che ancora deve liquidare 6 milioni di euro di fatture».

Le sigle ricordano anche «la volontà manifestata dalla Regione, in occasione dell'incontro del 2 agosto, di adottare soluzioni tecniche per alleviare le sofferenze retributive ai dipendenti».

Impegni assunti che però si sono rivelati «oltre che effimeri, travolti dall'inesorabile burocrazia e dal periodo di ferie». E nel caldo ferragostano, denunciano, «la tensione tra i dipendenti è ormai arrivata a livelli preoccupanti, esasperati per l'ennesimo ritardo sul pagamento delle retribuzioni e l'insensibilità mostrata dai più sulle loro istanze e bisogni economici».

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