Anci Sardegna: Deiana presidente, ma la sfida si sposta in tribunale
L'elezione del sindaco di Bortigiadas avvenuta con 118 voti - su 190 sindaci presenti dei 374 aderenti all’associazione dei Comuni - chiude solo in parte la sfida con il "rivale" compagno di partito e sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini
CAGLIARI. L’elezione di Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas (Gallura), alla presidenza dell’Anci Sardegna avvenuta con soli 118 voti - su 190 sindaci presenti dei 374 aderenti all’associazione dei Comuni - chiude solo in parte la sfida con il ’rivalè compagno di partito e sindaco di Bitti (Nuoro), Giuseppe Ciccolini.
Occorrerà infatti attendere la discussione sul ricorso presentato da quest’ultimo davanti al tribunale civile di Cagliari in programma l’8 febbraio prossimo contro l’annullamento della prima votazione che lo aveva visto prevalere sull’avversario, per capire se la partita sia davvero conclusa.
La situazione di stallo, per la contrapposizione dei due esponenti del Pd, durava dal 23 settembre scorso. In quell’occasione Ciccolini aveva riportato 152 voti contro i 141 di Deiana ma la proclamazione non era stata ratificata in attesa di un approfondimento giuridico per chiarire se fosse stato raggiunto o no il quorum deliberativo necessario per eleggere il presidente dell’Anci.
A quella decisione si era opposto in sede giudiziaria il sindaco di Bitti che anche oggi ha giudicato illegittima l’assemblea che ha eletto Deiana. Ciccolini avrebbe voluto rinviare l’assemblea in attesa dell’udienza davanti al tribunale ma la sua proposta è stata bocciata.
La contrapposizione quindi resta nonostante l’offerta di Deiana agli avversari per una collaborazione in seno al consiglio regionale. Dopo oltre quattro mesi fra contestazioni, tentativi di mediazione, assemblee annunciate e poi rinviate sembra che la battaglia per la presidenza dell’Anci Sardegna possa riservare altre sorperse.