La Nuova Sardegna

La Sardegna prima regione a eliminarli

La Sardegna prima regione a eliminarli

Ma l’isola è ancora in testa in Italia per numero di assegni e al terzo posto per importo medio annuo

29 luglio 2017
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SASSARI. La Sardegna conquista due leadership: prima a cancellare i vitalizi, ma ancora al primo posto per numero di vitalizi esistenti. Tempo fa il Consiglio regionale ha abolito gli assegni per gli ex inquilini di via Roma a partire dalla legislatura in corso, che ovviamente non verseranno più i contributi. Un traguardo a cui la Regione è arrivata per prima. A oggi, però, l’isola conserva il primato per numero di vitalizi. Ogni mese la Sardegna paga 236 assegni agli ex consiglieri e 75 agli eredi di altri ex onorevoli. Per un totale di 311. Una media di 58mila euro l’anno. Una cifra che pone l’isola al terzo posto per importo medio, dopo la Puglia, che arriva a 77mila per ogni ex consigliere, e il Lazio, a quota 63mila.

I più ricchi sforano quota 5mila euro al mese. Dall’ex sottosegretario Pd Paolo Fadda all’avvocato ex An Gianfranco Anedda, dall’ex presidente della Regione Pietrino Soddu al decano dei consiglieri, Felicetto Contu, 90 anni il prossimo settembre, confermato proprio qualche giorno fa difensore civico. Ma tra i destinatari dei super vitalizi ci sono anche l’ex presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, e l’ex assessore Andrea Biancareddu, oggi sindaco di Tempio, che hanno acquisito il diritto all’assegno quando avevano la prima 41 anni e il secondo 48. Erano i tempi in cui anche in Consiglio regionale si poteva diventare baby pensionati. Due casi eclatanti, soprattutto il primo, che, sulla spinta della protesta popolare, hanno portato alla cancellazione dei vitalizi per tutti gli ex onorevoli. Ma non con effetto retroattivo, come invece prevede la legge Richetti. Non sono pochi però gli ex consiglieri regionali delle passate legislature che rischiano di perdere l’assegno. Si tratta dei numerosi ex onorevoli coinvolti nell’inchiesta dei fondi ai gruppi. Per il primo condannato con sentenza definitiva, l’ex Idv Adriano Salis, sarebbe stata avviata la procedura di sospensione dell’assegno. A decidere sarà l’Ufficio di presidenza del Consiglio, composto dal presidente Gianfranco Ganau, da due vicepresidenti e dai questori. (al.pi.)

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