Cagliari, dieci arrestati per spaccio
di Luciano Onnis
L’operazione della polizia ha stroncato la vendita di droga nelle vie del centro
10 gennaio 2020
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CAGLIARI. Offrivano hascisc anche ai turisti appena sbarcati dalle navi da crociera, spacciavano sul lungomare di via Roma a tutte ore con una «presenza di tipo militare», come l’ha definita il capo della squadra mobile Roberto Pititto illustrando l’operazione di polizia che ha portato all’arresto di dieci cittadini stranieri, otto gambiani e due senegalesi, che avevano un fatturato di una cinquantina di dosi vendute quotidianamente nella zona della Marina. La loro base operativa erano le panchine e le pensiline del Ctm, dove stazionavano permanentemente in attesa di clienti di ogni tipo: giovani e adulti, studenti, operai, perfino qualche professionista e anche adolescenti.
Tre sono finiti in prigione a Uta, uno ai domiciliari e sei hanno l’obbligo di firma.
Sono i quattro quelli con i precedenti maggiori in fatto di droga, assieme agli altri sei sono accusati di spaccio di droga in concorso. Sono stati tutti arrestati altre volte ma subito rimessi in libertà perché usavano l’accortezza di avere sempre venduto modiche quantità per volta. Le indagini della Mobile sono partite a settembre e sono proseguite fino a tutto novembre. Dalla loro postazione di spaccio rifornivano i clienti agendo in concorso fra loro: c’era chi la offriva, chi andava a prendere le dosi in un nascondiglio lì vicino (prevalentemente le aiuole del lungomare), chi le consegnava e chi incassava i soldi. A conclusione di accertamenti e prove raccolte, il gip Muscas del tribunale di Cagliari, su richiesta del pm Massidda, ha disposto le ordinanze di arresto, eseguite nel corso dell’intera giornata.
Tre sono finiti in prigione a Uta, uno ai domiciliari e sei hanno l’obbligo di firma.
Sono i quattro quelli con i precedenti maggiori in fatto di droga, assieme agli altri sei sono accusati di spaccio di droga in concorso. Sono stati tutti arrestati altre volte ma subito rimessi in libertà perché usavano l’accortezza di avere sempre venduto modiche quantità per volta. Le indagini della Mobile sono partite a settembre e sono proseguite fino a tutto novembre. Dalla loro postazione di spaccio rifornivano i clienti agendo in concorso fra loro: c’era chi la offriva, chi andava a prendere le dosi in un nascondiglio lì vicino (prevalentemente le aiuole del lungomare), chi le consegnava e chi incassava i soldi. A conclusione di accertamenti e prove raccolte, il gip Muscas del tribunale di Cagliari, su richiesta del pm Massidda, ha disposto le ordinanze di arresto, eseguite nel corso dell’intera giornata.