La Nuova Sardegna

Recinzione rimossa dalla spiaggia-eden Il resort: niente danni

di Walkiria Baldinelli
Recinzione rimossa dalla spiaggia-eden Il resort: niente danni

Santa Teresa, l’hotel: soluzione tampone contro i cinghiali Dopo l’esposto del Grig via ai controlli sulle autorizzazioni

11 gennaio 2020
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SANTA TERESA. I metri e metri di recinzione metallica sulle spiagge che lambiscono il lussuoso villaggio turistico a Valle dell’Erica sono stati già rimossi dalla Delphina. L’azienda proprietaria del resort immerso nell’oasi della super tutelata località sottolinea di aver agito in buona fede, «senza creare danni all’ambiente». E di aver posizionato la rete durante le festività solo per tenere lontano i cinghiali dal giardino. Come già spiegava il cartello affisso in una parte della delimitazione posta come una cerniera tra gli scogli e i granelli di sabbia.

In seguito a un esposto presentato dal Gruppo di intervento giuridico, ieri mattina guardia costiera, forestale e Comune ieri mattina hanno effettuato sopralluoghi e sono tuttora impegnate in una serie di controlli per accertare se siano state presentate o meno le dovute comunicazioni. Gli ecologisti, con un accesso agli atti, chiedono di sapere se siano state rilasciate le necessarie autorizzazioni; e l’eventuale adozione di provvedimenti, perché i lidi di Valle dell’Erica costituiscono parte del demanio marittimo e l’area è doppiamente tutelata con specifico vincolo paesaggistico e di conservazione integrale. «Sono in corso accertamenti», dice il comandante della capitaneria della Maddalena, Gabriele Bonaguidi. «Abbiamo ricevuto la richiesta del Grig – afferma il sindaco Stefano Pisciottu – l’ufficio tecnico sta facendo le opportune verifiche».

La Delphina, peraltro rinomata anche per la filosofia aziendale “green”, chiarisce la sua posizione. «Durante le feste il luogo non era presidiato dai giardinieri – racconta l’amministratore delegato Marco Muntoni – e si è così cercato di salvaguardare il loro lavoro di recupero delle pregiate essenze locali, gravemente danneggiate dalla presenza di troppi cinghiali. La rete metallica è stata adagiata e poi rimossa senza conseguenze. Aveva la sola funzione di dare un po’ di tregua ai prati naturali e alla vegetazione. Nei mesi scorsi salvia e rosmarino selvatici, orchidee, lavande, elicriso, sono stati duramente presi di mira dai cinghiali». Soluzione che la stessa società definisce «estrema e di indiscutibile impatto visivo, ma del tutto priva di conseguenze per lo stato dei luoghi, per la natura e per il libero passaggio».

Afferma l’ad: «La rete era semplicemente appoggiata, non cementata. Nel cartello era specificato che si trattava di un intervento temporaneo e che il libero transito era possibile per tutti attraverso il varco segnalato. Chiaro quindi che l’intento non fosse creare impedimenti al passaggio». L’azienda sottolinea infine che i due gradini di cemento e il muro sono lì da tanti anni: «Di sicuro da prima del nostro subentro nella proprietà – afferma Muntoni – Probabilmente, sono stati realizzati, come tante opere in Sardegna, negli anni 50 o prima ancora».

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