Caccia al complice di Farci Rinviato l’addio a Speranza
di Gianni Bazzoni
Si allungano i tempi dell’autopsia per le condizioni del corpo della donna
05 febbraio 2020
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SASSARI. Slittano i funerali di Speranza Ponti, la donna di 50 anni trovata morta ad Alghero e che - secondo quanto emerso dall’inchiesta - sarebbe stata uccisa dal compagno Massimiliano Farci, 53 anni di Assemini, attualmente rinchiuso nel carcere di Bancali con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
La cerimonia funebre prevista per domani a Uri, paese natale della donna, è stata rinviata per esigenze investigative. Il medico legale Salvatore Lorenzoni - incaricato di eseguire la perizia sul corpo di Speranza Ponti - ha effettuato i primi accertamenti e riferito al magistrato titolare dell’inchiesta. Ma ha anche chiesto ulteriori due giorni di tempo, considerato che i quesiti posti richiedono verifiche complesse e delicate. Il corpo della donna era stato trovato in una zona alla periferia di Alghero, da dove si vede il mare di Capo Caccia, senza vestiti, gli arti mummificati, in stato di decomposizione e in larga parte ricoperto di uno strato di alluminio (solitamente utilizzato nelle campagne per tenere lontani gli animali selvatici). Il cadavere era stato rinvenuto venerdì scorso dai carabinieri su indicazione proprio di Massimiliano Farci che aveva condotto gli inquirenti i quel luogo che - a suo dire - avrebbe scelto perché prediletto dalla donna per il panorama. La sua tesi è che la donna, ammalata di depressione si sia tolta la vita in casa e poi lui si sarebbe preoccupato di spostare il corpo. Un racconto che ha ribadito anche ieri al suo difensore l’avvocato Daniele Solinas che l’ha incontrato in carcere, ma che non ha convinto il sostituto procuratore della Repubblica Beatrice Giovannetti, titolare dell’inchiesta e il gip Antonello Spanu che lunedì ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
Sul fronte delle indagini, da segnalare che oggi gli specialisti del Ris di Cagliari tornano nella casa di Alghero dove si sospetta che la donna possa essere stata uccisa. I carabinieri della compagnia di Alghero e del comando provinciale di Sassari lavorano senza sosta per chiarire alcuni aspetti importanti. Uno di questi riguarda la possibilità che Massimiliano Farci possa essere stato aiutato da qualcuno che conosceva bene (e del quale si fidava), almeno nella fase in cui ha trasferito il corpo di Speranza Ponti nel luogo dove poi è stato ritrovato. Il secondo punto è relativo al movente: finora è stato preso in esame soprattutto quello economico (Farci è accusato di essersi impadronito di risorse di proprietà della donna, e tra l’altro anche di avere utilizzato indebitamente il bancomat della compagna) ma le indagini stanno anche scavando nel privato per capire se la coppia avesse attraversato momenti di forte conflittualità per via di comportamenti dell’uomo non graditi dalla compagna.
Ieri i sindaci di Alghero e Uri - Mario Conoci e Lucia Cirroni - hanno annunciato il “lutto cittadino per Speranza”. Hanno fatto visita alla famiglia di Speranza per rappresentare il cordoglio delle due comunità profondamente colpite da quanto accaduto. I genitori, insieme alla sorella e al cognato, hanno accolto i due sindaci nella loro abitazione, provati da una lunga sofferenza. Alghero e Uri promuoveranno, d’accordo coi familiari, il lutto cittadino in occasione dei funerali. «Un evento drammatico che colpisce le nostre comunità – hanno detto Mario Conoci e Lucia Cirroni – abbiamo ancora nel cuore la tragedia che ha sconvolto Alghero nel dicembre 2018. Le nostre comunità sono vicine alla famiglia di Speranza, con la determinazione e l’unità che ci porta a reagire di fronte a una tragedia che va fronteggiata con la coesione tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La cerimonia funebre prevista per domani a Uri, paese natale della donna, è stata rinviata per esigenze investigative. Il medico legale Salvatore Lorenzoni - incaricato di eseguire la perizia sul corpo di Speranza Ponti - ha effettuato i primi accertamenti e riferito al magistrato titolare dell’inchiesta. Ma ha anche chiesto ulteriori due giorni di tempo, considerato che i quesiti posti richiedono verifiche complesse e delicate. Il corpo della donna era stato trovato in una zona alla periferia di Alghero, da dove si vede il mare di Capo Caccia, senza vestiti, gli arti mummificati, in stato di decomposizione e in larga parte ricoperto di uno strato di alluminio (solitamente utilizzato nelle campagne per tenere lontani gli animali selvatici). Il cadavere era stato rinvenuto venerdì scorso dai carabinieri su indicazione proprio di Massimiliano Farci che aveva condotto gli inquirenti i quel luogo che - a suo dire - avrebbe scelto perché prediletto dalla donna per il panorama. La sua tesi è che la donna, ammalata di depressione si sia tolta la vita in casa e poi lui si sarebbe preoccupato di spostare il corpo. Un racconto che ha ribadito anche ieri al suo difensore l’avvocato Daniele Solinas che l’ha incontrato in carcere, ma che non ha convinto il sostituto procuratore della Repubblica Beatrice Giovannetti, titolare dell’inchiesta e il gip Antonello Spanu che lunedì ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
Sul fronte delle indagini, da segnalare che oggi gli specialisti del Ris di Cagliari tornano nella casa di Alghero dove si sospetta che la donna possa essere stata uccisa. I carabinieri della compagnia di Alghero e del comando provinciale di Sassari lavorano senza sosta per chiarire alcuni aspetti importanti. Uno di questi riguarda la possibilità che Massimiliano Farci possa essere stato aiutato da qualcuno che conosceva bene (e del quale si fidava), almeno nella fase in cui ha trasferito il corpo di Speranza Ponti nel luogo dove poi è stato ritrovato. Il secondo punto è relativo al movente: finora è stato preso in esame soprattutto quello economico (Farci è accusato di essersi impadronito di risorse di proprietà della donna, e tra l’altro anche di avere utilizzato indebitamente il bancomat della compagna) ma le indagini stanno anche scavando nel privato per capire se la coppia avesse attraversato momenti di forte conflittualità per via di comportamenti dell’uomo non graditi dalla compagna.
Ieri i sindaci di Alghero e Uri - Mario Conoci e Lucia Cirroni - hanno annunciato il “lutto cittadino per Speranza”. Hanno fatto visita alla famiglia di Speranza per rappresentare il cordoglio delle due comunità profondamente colpite da quanto accaduto. I genitori, insieme alla sorella e al cognato, hanno accolto i due sindaci nella loro abitazione, provati da una lunga sofferenza. Alghero e Uri promuoveranno, d’accordo coi familiari, il lutto cittadino in occasione dei funerali. «Un evento drammatico che colpisce le nostre comunità – hanno detto Mario Conoci e Lucia Cirroni – abbiamo ancora nel cuore la tragedia che ha sconvolto Alghero nel dicembre 2018. Le nostre comunità sono vicine alla famiglia di Speranza, con la determinazione e l’unità che ci porta a reagire di fronte a una tragedia che va fronteggiata con la coesione tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini».
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