La Nuova Sardegna

Il Governatore: buoni numeri sui contagi ma non abbassiamo la guardia

Il Governatore: buoni numeri sui contagi ma non abbassiamo la guardia

Solinas ringrazia la Regione Friuli Venezia Giulia per le attrezzature inviate. Il professor Cappuccinelli: "Fondamentale aumentare il numero di diagnosi"

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CAGLIARI. Il presidente Christian Solinas, dopo la pausa pasquale riprende le dirette per illustrare in una conferenza stampa in streaming la situazione della diffusione del coronavirus nella nostra isola.

Preliminarmente il presidente ha ringraziato per le donazioni arrivate in Sardegna a cominciare dal Friuli Venezia Giulia che ha spedito attrezzature fondamentali. "Grazie al presidente Fedriga _ ha detto Solinas _. Ci hanno spedito delle tute che stavano per mancare qui, e dunque avremmo avuto problemi nella protezione del personale sanitario. Sono arrivate anche delle donazioni in denaro, di 500mila e 200mila euro, gesti di privati che apprezziamo moltissimo".

Solinas ha poi sottolineato che "i dati sono molto positivi _ dice _,  le curve sono schiacciate ma tutto questo non ci deve indurre ad allentare la morsa. Non ci sono evidenze scientifiche per farlo. Dobbiamo andare avanti così, stare a casa e prendere tutte le precauzioni. E' l'unico modo per spezzare la catena della diffusione del virus in Sardegna".

Per questo Solinas aggiunge che ci saranno oggi 13 aprile i decreti che confermano "chiusure di porti e aeroporti, e delle attività commerciali a parte quelle previste come farmacie, edicole ed alimentari. Se ci saranno le condizioni si potrà ricominciare ma con grande cautela".

Solinas ha anche parlato dei controlli grazie alle schede telefoniche. "Utilizziamo  i dati del maggior gestore telefonico. Dati ovviamente assolutamente anonimi, ma che servono a far  capire come gli spostamenti da e per la penisola sono diminuiti significativamente, come pure gli spostamenti all'interno del territorio regionale".

Alla diretta ha partecipato anche il professor Cappuccinelli del comitato tecnico scientifico regionale. "Le misure hanno avuto effetto, sicuramente _ ha detto _. C'è da dire che la Sardegna ha un andamento variegato visto che la maggior parte dei casi sono stati registrati nel nord Sardegna. Però si può dire che se si andrà avanti così nella riduzione delle infezioni, entro poche settimane si arriverà a risultati molto interessanti".

"Nella prima settimana abbiamo fatto un esame di quello che stava succedendo _ continua Cappuccinelli _ mentre da qualche giorno stiamo fornendo documentazioni per migliorare il contenimento della diffusione del contagio. Ad esempio proposte di attività diagnostica sia diretta (tracciamento diretto del virus) che indiretta (ricerca di anticorpi). Sicuramente quello che è molto importante è velocizzare le decisioni, richiesta che rivolgo al presidente Solinas".

"In Sardegna _ continua _ è fondamentale aumentare la capacità diagnostica perché la diagnosi diretta ci consente di capire qual è la diffusione del virus e non solo fra chi è a contatto con gli ospedali, ma anche nella popolazione normale. Una volta identificati i positivi cercare comunque di mantenere un numero altissimo fuori dalle strutture ospedaliere, con l'assistenza domiciliare. I numeri sotto questo profilo in Sardegna sono buoni ma bisogna insistere in questa direzione perché è un modo fondamentale per vincere la battaglia contro il coronavirus".

L'assessore alla sanità Mario Nieddu parla della diagnostica. "Abbiamo la possibilità di acquistare i materiali per acquistare tutti i materiali per effettuare i tamponi. Abbiamo anche pensato con il comitato di parlare della fase 2. Ci stiamo già ragionando: ad esempio fare un vasto esame epidemiologico per vedere come è diffuso geograficamente il virus in Sardegna e poter agire più rapidamente possibile."

 

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