La Nuova Sardegna

Sassari

La polemica

Camerieri “non sardi”, la replica dei titolari del Monkey

Camerieri “non sardi”, la replica dei titolari del Monkey

L’avvocato Sergio Deiana spiega le ragioni dell’annuncio di lavoro contestato sui social

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Porto Torres Riceviamo e pubblichiamo di seguito la lettera dell’avvocato Sergio Deiana per conto dei titolari del Monkey di Porto Torres, Andrea Molinas e Marco Corda.

L’annuncio oggetto di cronaca riguardante l’assunzione di lavoratori non residenti in Sardegna mirava a valorizzare l’interazione tra soggetti provenienti da diverse località al di fuori del contesto regionale e, alludendo al fenomeno del multiculturalismo, mirava a fondare un’equipe di lavoro strutturata e coesa ove ogni lavoratore potesse apportare il proprio sostrato esperienziale e culturale. Mirava, insomma, a valorizzare la diversità di esperienze lavorative, in ragione della diversità di provenienza dei lavoratori, per costruire una realtà operativa vincente fondata sull’eterogeneità esperienziale del personale. L’istanza di diversificazione in oggetto si palesava al cospetto dell’attuale organico della ditta Monkey, esclusivamente composto da soggetti residenti nel contesto locale. Nell’intento della governance, inoltre, si intendeva favorire lo scambio di relazioni commerciali con soggetti residenti fuori Sardegna anche al fine di sostenere la circolazione del nome della ditta locale in contesti ultraregionali. Si stigmatizza fermamente, pertanto, l’interpretazione dell’annuncio nella misura in cui questo viene assimilato ad un messaggio discriminatorio nei confronti dei sardi. Messaggio, quest’ultimo, mai neanche ipotizzato dai titolari della ditta Monkey. Si censura, dunque, qualsiasi interpretazione volta a ledere l’onore e la reputazione dell’attività in oggetto, precisando che ogni comportamento lesivo, arrecato dai terzi a mezzo della stampa o dei social network, sarà perseguito ai sensi di legge in tutte le opportune sedi. Nella certezza di aver chiarito definitivamente il significato dell’annuncio di lavoro, si confida nella corretta informazione da parte di codesto giornale e nel rispettoso comportamento tutti i consociati onde non si ripetano più i commenti offensivi proliferati fino ad oggi, con ogni mezzo di diffusione di massa, nei confronti di Andrea Molinas, di Marco Corda e della Monkey.


Prendiamo atto della spiegazione, sottolineando che La Nuova ha contattato da subito Marco Corda, offrendogli la possibilità di spiegare le sue ragioni rispondendo alle domande di un cronista. Il signor Corda ha rifiutato più volte queste offerte, anche ieri, scegliendo piuttosto lo strumento della lettera ed evitando qualsiasi domanda. Ricordiamo ai lettori che dopo l’annuncio, è stato Marco Corda ad affermare, in un messaggio social poi cancellato, che «ben vengano i portotorresi e sassaresi validi, ma purtroppo pochi ce ne sono realmente affidabili». O ancora a parlare di «una generazione di persone che (...) non hanno bisogno di lavorare perché c’è mammina a casa che si toglie il pane di bocca per dare i 100€ al figliolo per ubriacarsi e drogarsi il sabato notte». La Nuova ha esercitato il diritto di cronaca, raccontando fatti ampiamente documentati e offrendo a Corda la possibilità di spiegare le sue ragioni. (cr.ss.)

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