La Nuova Sardegna

Caos trasporti in Sardegna, pullman pieni e studenti a terra

Caos trasporti in Sardegna, pullman pieni e studenti a terra

Segnalazioni da tutta l’isola. Neroni, Arst: «Conosciamo la situazione, risolveremo tutti i problemi»

24 settembre 2020
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SASSARI. Le difficoltà dell’esordio sono state confermate anche al secondo tentativo. Il sistema dei trasporti isolano si è dimostrato vulnerabile se sottoposto alla pressione esercitata dagli studenti pendolari. Infatti, sono arrivate da tutta l’isola segnalazioni di pullman stracarichi, assembramenti alle fermate e ragazzini rimasti a terra dopo aver guadagnato il poco invidiabile status il passeggero “over 80 per cento”, ovvero la percentuale di riempimento dei bus stabilita dal ministero, e recepita dalla Regione, a cui tutti gli autisti devono attenersi per rispettare le norme anti Covid. Una situazione che rischia di peggiorare nei prossimi giorni, quando si completerà il mosaico delle aperture scolastiche e quando gli studenti inizieranno ad affrontare i nuovi orari di lezione, che passeranno da provvisori (e ridotti) a definitivi.

Per il momento sono stati i sindaci a riportare i problemi degli studenti pendolari costretti a rapportarsi a un servizio che non è stato potenziato nonostante la riduzione della disponibilità dei posti. I pullman dell’Arst viaggiano come hanno fatto anche lo scorso anno, senza alcuna integrazione, nonostante la capienza sia stata ridotta del 20 per cento. Se ne sono resi conto gli studenti che non hanno trovato posto a bordo e se ne sono resi conto anche i genitori, spesso protagonisti di un servizio taxi tanto necessario quanto improvvisato e difficilmente conciliabile con gli impegni lavorativi. A Nuoro, infatti, sono rimasti a piedi diversi studenti diretti a Fonni. Lo ha comunicato al sindaca, Daniela Falconi, che ha allegato all’informazione anche la preoccupazione per quello che potrebbe accadere quando le scuole funzioneranno a pieno regime e sarà più complicato anche scaglionare l’ingresso negli istituti, proprio per via degli orari differenti a cui dovranno sottostare tutti gli studenti, compresi i pendolari. E se nel Nuorese sono comparsi i genitori “uber”, nell’Oristanese qualcuno ha scelto di ovviare al problema con soluzioni drastiche. C’è chi ha deciso di cambiare residenza, ma è soluzione limitata chi può fare conto su un parentado esteso e rintracciabile in città, ma c’è anche chi ha scelto di sfruttare il passaggio offerto dai genitori sino a quando non potrà sostenere l’esame di guida. Anche in questo caso, una scelta non alla portata di tutti. Gli altri, infatti, si arrangiano come capita. E i racconti si moltiplicano. Ci sono i pullman che partono semivuoti dai paesi più lontani ma che a metà strada, e dopo qualche fermata, sono pieni come uova. In questo caso, chi sale per ultimo è destinato ad attendere il pullman successivo, sempre che ci sia, o a trovare alternative. Ma è il momento del ritorno quello più complicato. Le corse sono poche, i posti limitati e le attese destinate a durare molto più del dovuto, perché agli studenti si aggiungono anche i lavoratori pendolari. Sempre che non arrivi il “taxi” di famiglia a caricare i pargoli dispersi in stazione. Un’attesa che preoccupa perché proprio dalla stazione dei bus, nel caso di Oristano, arrivano segnalazioni poco rassicuranti. L’assembramento, infatti, è stata una costante per gli studenti pendolari. E le mascherine che a scuola sono tirate sin sotto gli occhi, come impongono le regole di utilizzo, nell’attesa alla fermata scivolando stancamente sin sotto il mento. Quando va bene.

La replica dell’Arst. L’azienda ha un nuovo amministratore unico, Roberto Neroni, subentrato all’ex numero uno Chicco Porcu appena qualche tempo fa, a pochissima distanza dalla dta di inizio dell’anno scolastico. Neroni è al lavoro da pochi giorni con l’obiettivo di risolvere i problemi dei trasporti, soprattutto quelli legati al mondo della scuola: «Sappiamo dove sono le criticità e ci stiamo impegnando per risolverle – spiega Neroni – prima però dovremo conoscere gli orari definitivi delle lezioni, in modo da poter programmare al meglio tutte le corse». (c.z.)

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