La Nuova Sardegna

L’omicidio in viale Umberto

L’orologiaio Clemente ucciso nella sua casa-laboratorio

L’orologiaio Clemente ucciso nella sua casa-laboratorio

Aveva 78 anni, il suo assassino lo picchiò con violenza e lo finì con un colpo alla tempia

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Sassari Il corpo disteso a terra in una pozza di sangue e una coperta di lana a coprire il viso. Così venne trovato Piergianni Clemente, orologiaio sassarese di 78 anni, massacrato nel suo appartamento in viale Umberto il 28 settembre del 2012. Picchiato con violenza e poi finito con un colpo secco alla tempia usando una pistola o un oggetto pesante e appuntito. Una morte atroce quella di Clemente, personaggio molto conosciuto e benvoluto a Sassari, un uomo solitario con una passione che era tutta la sua vita: aggiustare orologi. Di qualunque tipo. Lo faceva in casa - una palazzina stile liberty in viale Umberto - in quella stanza accanto alla camera da letto che aveva trasformato in laboratorio.

Lì accoglieva i suoi clienti, lì custodiva gelosamente gli attrezzi da lavoro, quello insomma era diventato un po' il suo regno. E proprio nel corridoio che collega le due camere fu trovato il cadavere.  A dare l’allarme era stato un cugino che abitava nella stessa palazzina della vittima: non vedeva Clemente dal giorno precedente.

Il caso si rivelò subito complicato: nessun segno di effrazione nell’appartamento e tanto disordine che però gli investigatori non attribuirono con sicurezza a un tentativo di rapina.  

A ottobre del 2014, dopo l’istanza di opposizione all’archiviazione presentata dagli avvocati Anna Ganadu e Franca Lendaro, il giudice aveva disposto ulteriori indagini. Ma da quel momento tutto tace. A distanza di 12 anni l’assassino dell’orologiaio non ha un nome.

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