La Nuova Sardegna

Sassari

La politica si mobilita per il Centro di aggregazione

di Barbara Mastino
La politica si mobilita per il Centro di aggregazione

Il gruppo di minoranza che fa capo a Nanni Terrosu esprime solidarietà ai giovani del quartiere di San Nicola

22 agosto 2012
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OZIERI. Solidarietà ai ragazzi che chiedono la riapertura del Centro di Aggregazione Sociale di San Nicola e una offerta di collaborazione giungono dal gruppo consiliare di minoranza “Ozieri Domani”, che in una nota commenta le recenti vicende legate alla chiusura del centro. Una situazione di disagio per tanti ragazzi del quartiere di San Nicola e delle località limitrofe, contro la quale un nutrito gruppo di giovani ha presentato al Comune di Ozieri una raccolta firme (oltre duecento). La petizione ha di recente ottenuto risposta dal neo insediato assessore ai Servizi Sociali Gigi Sarobba, che ha assicurato il massimo impegno del Comune e ha già predisposto con lo staff del settore il progetto pilota che accompagnerà la richiesta alla Regione di un intervento finanziario per salvare la struttura. Il gruppo “Ozieri Domani”, convinto dell’importanza sociale e di aggregazione del Cas, dal canto suo ora prende un preciso impegno: «Seguiremo da vicino l’evoluzione della vicenda e siamo pronti a dare piena disponibilità ai ragazzi per sollecitare l’amministrazione comunale affinché la riapertura del centro sia individuata come una priorità dell’assessorato ai Servizi Sociali. Abbiamo appreso dalla stampa - si legge nella nota di Nanni Terrosu, Leonardo Farina, Paola Cubeddu e Antonio Delogu - dell’iniziativa dell’assessorato comunale attraverso un consigliere regionale di opposizione (l’onorevole Upc Massimo Mulas, ndr) e garantiamo anche il nostro impegno per sollecitare le istituzioni regionali, le quali auspichiamo diventino parte attiva della riattivazione di questo fondamentale servizio». Anche Ozieri Domani, quindi, composta anche da componenti del Pdl, offre la sua intercessione, anche se considera sbagliato scaricare sulla Regione tutte le responsabilità dell’avvenuta chiusura del Cas. «Senza voler suscitare alcuna polemica - dicono - desideriamo tuttavia manifestare disaccordo in merito allo scarico di responsabilità da parte del Comune verso la Regione. Infatti se è vero che il Fondo Unico ha avuto una tendenza alla diminuzione in questi ultimi anni, è anche vero che l’amministrazione avrebbe potuto tagliare in altri settori e mantenere quindi aperto il centro di aggregazione di San Nicola. Seppure va riconosciuto all’assessore Sarobba il fatto che si sia appena insediato - aggiungono - va ricordato che le scelte programmatiche del suo predecessore sono frutto di una maggioranza che Sarobba stesso ha sostenuto nella passata legislatura. Riteniamo più utile, piuttosto che ricercare sempre un colpevole all’esterno, fare una seria analisi e trovare una soluzione insieme: in questo caso non mancherà certo il nostro concreto contributo».

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