La Nuova Sardegna

Sassari

Inchiesta sulla Asl Bilancio sospetto: dipendenti dal pm

di Elena Laudante
Inchiesta sulla Asl Bilancio sospetto: dipendenti dal pm

SASSARI. Dipendenti dell’Azienda sanitaria numero 1 convocati in Procura per spiegare l’origine di modifiche sospette al bilancio 2010. Continua nel più stretto riserbo l’inchiesta sul direttore...

07 febbraio 2013
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SASSARI. Dipendenti dell’Azienda sanitaria numero 1 convocati in Procura per spiegare l’origine di modifiche sospette al bilancio 2010. Continua nel più stretto riserbo l’inchiesta sul direttore generale Asl Marcello Giannico, indagato per falso ideologico, tentata truffa e abuso d’ufficio in relazione ai conti elaborati due anni fa, nel periodo dello scontro con l’allora direttore amministrativo Angela Cavazzuti. Proprio dal suo esposto, risalente alla fine del 2011, è partita l’indagine del pm Gianni Caria. Il magistrato ha deciso di ascoltare in prima persona, senza delegare la polizia giudiziaria, alcuni testimoni che avrebbero materialmente lavorato al documento contabile, evidentemente ritenuti chiave per capire come e perché del bilancio 2010 siano state allora redatte tre bozze, tutte con poste passive differenti l’una dall’altra. Stando a quanto ricostruito dalla Guardia di finanza, la prima versione prevedeva poste passive per 877mila euro, la seconda per 11 milioni e la terza per 18 milioni (di qui l’ipotesi di falso ideologico). La ragione di tale “lievitazione” di perdite, ipotizzano gli inquirenti, starebbe nel tentativo di truffare la Regione, perché sarebbe stata ovviamente chiamata a ripianare quelle perdite. Giannico è sospettato - accusa provvisoria, visto che l’inchiesta è in corso - di aver provato ad ottenere, per la Asl, erogazioni pubbliche indebite «per sanare un passivo non veritiero» proprio facendo progressivamente aumentare le poste.

Non è chiaro se il magistrato abbia scoperto chi apportò quelle modifiche, e le pretese. L’accertamento segue la verifica delle fiamme gialle, che avrebbero in parte terminato il loro lavoro. Ora la palla passa al pm, che potrebbe però avere bisogno ancora di alcuni mesi prima di completare l’indagine, che potrebbe concludersi con una contestazione formale, oppure con una richiesta d’archiviazione.

Giannico, difeso dall’avvocato del foro di Cagliari Massimiliano Ravenna, ha sempre rivendicato la correttezza del bilancio 2010, che è stato approvato dalla Regione seppure con qualche rilievo critico.

L’ultima ipotesi di reato - abuso d’ufficio - riguarda il braccio di ferro con l’ex direttore amministrativo Cavazzuti, che Giannico ha licenziato il 21 gennaio 2012 dopo settimane di rapporti burrascosi. Secondo l’esposto dell’ex dirigente, tutelata dall’avvocato Nicola Satta, Giannico avrebbe troncato il rapporto di lavoro pretestuosamente, e in violazione di norme e regolamenti, anche per contrasti nati su alcune pratiche, ora al vaglio della Procura. Per il direttore generale, invece, Angela Cavazzuti aveva commesso «gravi inadempienze» che avevano «comportato danni in termini di operatività e di immagine» e che avevano «incrinato irrimediabilmente il rapporto di fiducia». Sarà la magistratura a capire dove sta il vero.

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