La Nuova Sardegna

Sassari

Tre ordigni bellici in un comò a Pattada

Tre ordigni bellici in un comò a Pattada

PATTADA. Una singolare operazione di bonifica di ordigni militari è stata compiuta nei giorni scorsi a Pattada dal Genio Guastatori di Macomer con la collaborazione del carabinieri della stazione...

01 marzo 2013
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PATTADA. Una singolare operazione di bonifica di ordigni militari è stata compiuta nei giorni scorsi a Pattada dal Genio Guastatori di Macomer con la collaborazione del carabinieri della stazione coordinati dal comando di compagnia di Ozieri.

Cinque bombe a mano risalenti alla seconda guerra mondiale, rinvenuti qualche giorno prima, sono stati fatti brillare in località Biduvé. Da tempo non avvenivano in zona ritrovamenti di residuati bellici, e quello avvenuto nella mattinata del 24 febbraio a Pattada da parte dei carabinieri della Stazione del paese è stato a dir poco singolare. Gli ordigni erano stati trovati in una casa disabitata sita in via Santa Sabina, in pieno centro abitato. Bombe da guerra, ancora completamente offensive, ritrovate all’interno dello stipetto di un vecchio mobile: una cassettiera da camera da letto, che chissà da quanto tempo nessuno utilizzava né apriva più.

Le bombe a mano erano state ben occultate dentro quel vecchio comò, chissà da chi e chissà perché, in un doppio fondo invisibile a prima vista. Così le hanno trovate qualche giorno fa i carabinieri, che con stupore si sono trovati davanti materiale bellico perfettamente in grado di funzionare, che se fosse caduto in mani poco accorte sarebbe stato potenzialmente molto pericoloso. Si trattava infatti di quattro bombe a mano Srcm modello 35 più un’altra Oto modello 35 corto, databili agli anni ’40 del Novecento, tutte in perfetto stato, dotate di sicurezza di trasporto e maneggio. Immediatamente quindi era stato disposto il sequestro sul posto e nessuno è stato autorizzato a spostare né tantomeno a toccare gli ordigni prima dell’arrivo dei militari del Genio di Macomer.

L’intervento risolutivo si è avuto a distanza di pochi giorni, ovvero mercoledì scorso intorno all’ora di pranzo: gli artificieri hanno prima bonificato il luogo del ritrovamento, poi hanno trasportato, scortati dai carabinieri della compagnia di Ozieri, il materiale bellico a distanza di sicurezza dal centro abitato: una cava estrattiva in disuso in località Biduvé, preventivamente dotata dagli stessi carabinieri di una cintura di sicurezza che ha bloccato, per qualche momento di tensione, l’accesso all’abitato di Pattada. Alle 14 era tutto finito, con un gran botto e tanto sollievo per il pericolo scampato. (b.m.)

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