La Nuova Sardegna

Sassari

Bovini da carne in vetrina nella fiera di San Nicola

di Barbara Mastino
Bovini da carne in vetrina nella fiera di San Nicola

A due anni dal debutto tornano in mostra trenta capi di dodici aziende sarde Presente una commissione di valutazione delle razze Charolaise e Limousine

22 novembre 2019
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OZIERI. A due anni dal debutto, nell’ottobre 2017, torna domani 23 novembre dalle 9 nel quartiere fieristico di San Nicola il Mercato del bovino da carne delle razze Charolaise e Limousine, evento organizzato dall’Associazione allevatori della Regione Sardegna (Aars), dall’Anacli e dal Comune di Ozieri. In mostra, e in vendita, una trentina di capi di 12 aziende sarde, che saranno presenti alla fiera anche per prendere contatti con il pubblico dei potenziali acquirenti e gli altri operatori del settore. Sarà un evento di portata regionale che prevede anche la presenza di una commissione di valutazione dei capi, che oltre a presenziare alle varie contrattazioni sarà anche a disposizione per offrire a chi volesse parteciparvi un corso di valutazione tecnico-pratico delle razze Charolaise e Limousine per iniziare a conoscere meglio le due razze bovine da carne. Il corso sarà rivolto in particolare agli studenti e alle studentesse del corso Agrario dell’istituto tecnico Enrico Fermi, ospiti speciali di una manifestazione pensata non solo come un momento dedicato allo scambio commerciale, ruolo insito nella fiera, ma anche come occasione per mettere in mostra i migliori capi dell’allevamento isolano delle razze regine del bovino da carne in Sardegna, che sono anche protagoniste indiscusse della Fiera che si svolge ogni anno a Ozieri nel mese di aprile nello stesso quartiere fieristico. La scelta di Ozieri, e del quartiere fieristico di San Nicola in particolare, è stata quindi naturale, così come lo fu due anni fa quando gli stalli e gli stand della fiera ospitarono la prima edizione. C’è poi anche una motivazione storica, perché dall’800 in poi proprio a Ozieri si svolgeva la più grande mostra mercato di bovini dell’isola. Nella prima edizione di due anni fa, quando ancora non esistevano i contributi regionali per gli allevatori che hanno dato uno slancio non da poco al mercato, l’asta vide la presenza di più di cinquanta capi di Charolaise e Limousine e anche uno di razza Pezzata rossa italiana. Quasi il doppio di quest’anno quindi, proprio perché in linea generale il mercato funziona da sé, ma l’evento «organizzato – dice il sindaco Marco Murgia – grazie alla proficua collaborazione con le associazioni degli allevatori, ha comunque una grande importanza per un comparto che dimostra sempre grande vitalità e anche per la sua validità come momento di formazione per gli studenti».

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