La Nuova Sardegna

Sassari

«Una statua di Santa Maria anche in Brasile»

«Una statua di Santa Maria anche in Brasile»

Giovanni Budroni, emigrato di Perfugas, chiede aiuto ai compaesani per realizzare il suo sogno

02 settembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





PERFUGAS. Chiede l’aiuto di quelli che ritiene ancora i suoi compaesani. Si chiama Giovanni Budroni, ha quasi 89 anni e vive in Brasile da 65 anni. Ha un desiderio che sta per realizzare, ma perché si avveri del tutto ha bisogno del sostegno della comunità del “suo” paese. Una richiesta d’aiuto che sa anche di invito alla condivisione e partecipazione: vuole realizzare una statua di Santa Maria degli Angeli uguale a quella dell’omonima parrocchia del suo paese natale.

La produzione è quasi ultimata, ma ci sono da rifinire dei particolari non secondari, dai quali potrebbe dipendere la qualità dell’intera opera. Gli occorrono foto, informazioni e dati per non lasciare nulla al caso e consegnare così alla chiesa della parrocchia di San Paolo che frequenta una copia esatta della statua esposta a Perfugas. «Oggi, a 89 anni, cerco di esaudire il desiderio di una vita, che è quello di avere una replica della Madonna – dice –, che sarà esposta nella parrocchia che frequento, grazie anche al suggerimento di Zézinho, il signor Jos”» Giovanni Budroni è un perfezionista e vuole dare tutte le informazioni che servono allo scultore che sta realizzando l’opera. «Occorrono immagini con varie angolazioni per catturare tutti i dettagli per una replica perfetta». La sua determinazione non nasce solo dal ricordo delle radici sarde. «Sono stato battezzato nella parrocchia di Santa Maria degli Angeli, a Perfugas, e sin da piccolo l’ho sempre frequentata con grande devozione».

Nato a Perfugas nel 1931, Giovanni Budroni ha avuto quindici fratelli. «Una famiglia numerosa, anche se dei sedici, a causa delle malattie e del tempo, siamo rimasti in cinque». Ha lasciato la Sardegna per andare a Napoli e specializzarsi, giovanissimo, in Tecnologia meccanica. A 24 anni è già in Brasile e, a Curitiba, trova subito lavoro in un'azienda. Arrivato a San Paolo viene assunto dalle Industrias Romi, che avevano aperto uno dei loro primi stabilimenti a Santa Bárbara d´Oeste, dove ha inizio la produzione della prima automobile del Paese: la “Romi-Isetta e BMV”. Prima di mettersi in proprio e diventare meccanico, è qui che lavora per quattro anni, assistendo all’esordio della produzione seriale della prima utilitaria che si vedrà circolare nelle strade brasiliane. Ricorda con orgoglio quegli anni, ma le origini non si dimenticano e l’appello per realizzare la statua è la dimostrazione.

Giuseppe Pulina

In Primo Piano
Il discorso programmatico

Alessandra Todde in Consiglio regionale: «Da oggi si comincia a costruire il sistema Sardegna»

di Umberto Aime
Le nostre iniziative