Ogni giorno è Far West: strada da incubo
SASSARI. Una pista, in discesa o in salita cambia poco. E non è neppure un problema di orari. Ogni giorno in quel tratto tra Li Punti, San Giovanni e Ottava la vita delle persone è a rischio....
18 maggio 2021
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SASSARI. Una pista, in discesa o in salita cambia poco. E non è neppure un problema di orari. Ogni giorno in quel tratto tra Li Punti, San Giovanni e Ottava la vita delle persone è a rischio. Sorpassi, velocità da corsa, quasi la (ex) 131 fosse un autodromo. Corrono, sorpassano, ti si attaccano dietro indispettiti perchè non corri anche tu e non dai spazio a quei motori su di giri che rombano per andare chissà dove. Tutti i giorni così. La superstrada non ha proprio un bel niente di superlativo, ci sono decine di croci già piantate in poco meno di venti chilometri, da Li Punti fino all’ingresso di Porto Torres (per l’esattezza al bivio per Bancali). I cartelli ci sono ma sembrano palette in mostra per chissà quale scopo, e i “conti” presentati dagli autovelox sembrano servire a poco. Si va sempre di fretta. É una corsa continua sulla (ex) 131, anche nei punti cruciali dove le zone sono abitate: a San Giovanni, Li Punti e Ottava. I morti non insegnano niente: è tutta l’emozione del momento, il “rispetto” di qualche giorno. Poi la giostra della velocità riprende a girare e fa paura. Si vedono scene da Far West: auto che si affiancano e quasi ti sfiorano in sorpasso, distanze di sicurezza completamente ignorate. E semafori rossi “bruciati” spavaldamente, per non parlare di quelli che si piazzano nella corsia che preferiscono fregandosene altamente del Codice della strada. La (ex)131 non è un posto normale. Ma non è colpa della strada.