La Nuova Sardegna

Sassari

la mozione approvata 

Rete Thamus, i monumenti saranno affidati ai privati

Rete Thamus, i monumenti saranno affidati ai privati

SASSARI. Avviare le procedure per affidare la gestione dei siti di interesse storico-culturale e archeologico del Comune di Sassari a imprese, associazioni o cooperative private che abbiano una...

22 gennaio 2022
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SASSARI. Avviare le procedure per affidare la gestione dei siti di interesse storico-culturale e archeologico del Comune di Sassari a imprese, associazioni o cooperative private che abbiano una comprovata esperienza nel settore. È l’impegno che si è presa la maggioranza approvando la mozione presentata dal consigliere comunale di maggioranza e coordinatore cittadino di Cambiamo! Christian Luisi.

Impegno più che concreto, visto che il progetto per esternalizzare la gestione, tra gli altri, della Fontana di Rosello, l’altare prenuragico di Monte d’Accoddi e la Domus de janas di Montalè, attualmente in carico a Palazzo Ducale, sarebbe già in avanzato studio. «Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con il Covid – ha spiegato l’assessora alla Cultura Laura Useri – che ha sicuramente acuito problemi che già esistevano e ci ha impedito di portare avanti un piano di rilancio. Stiamo comunque lavorando a testa bassa per fare in modo che il nostro patrimonio abbia l’apprezzamento sia dei turisti che soprattutto dei sassaresi. Di sicuro non mancano i problemi, a iniziare della manutenzione e della salvaguardia ma anche dei servizi di accompagnamento e di informazione turistico-culturale e biglietteria, che riusciamo a garantire solo con i cantieri regionali Lavoras, spesso in ritardo». «Il nostro patrimonio non è immenso – ha ribadito il sindaco – ma sicuramente ha pezzi unici, come Monte d’Accoddi, che però vanno gestiti, vanno tenuti aperti, e questo già tra qualche mese. Si può fare seguendo la linea di quello che abbiamo fatto con l’Astra, con lo stadio, e che vogliamo fare con Tavolara e Carmelo».

Una proposta che ha raccolto una larga maggioranza. Ma non il voto del centrosinistra, che si è astenuto, con Giuseppe Mascia del Pd che ha spiegato: «L’esternalizzazione non è un male in sè, ma prima dovremmo avere ben chiaro il quadro, i numeri, lo stato dell’arte, i problemi. E capire come risolverli». (g.bua)

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