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Sassari, al pronto soccorso nasce la stanza rosa per le donne vittime di violenza

Sassari, al pronto soccorso nasce la stanza rosa per le donne vittime di violenza

Realizzato anche un open space con 5 postazioni dedicate ai pazienti ad alta complessità di cura

03 giugno 2023
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Sassari Una stanza rosa dove vengono accolte, sostenute e curate le donne vittime di violenza di genere e un nuovo open space con cinque postazioni dedicate ai pazienti ad alta complessità di cura, in fase di stabilizzazione e monitoraggio. Entrambe nel pronto soccorso di Sassari. Queste le novità presentate questa mattina, sabato 3, all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari dai vertici Aou di Sassari (direttore generale Antonio Lorenzo Spano, direttore sanitario Luigi Cugia, direttore amministrativo Dolores Soddu), alla presenza dell'assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, e del primo cittadino di Sassari, Nanni Campus.

La Stanza codice rosa ha una dimensione di 20 mq circa, dispone di un letto e di una poltrona per le visite ginecologiche quindi di una postazione con computer per il personale sanitario. La stanza ha a disposizione anche un bagno riservato.

Nei lavori per la realizzazione dei nuovi spazi, sono stati adeguati gli impianti elettrici e di climatizzazione, oltre alla rete dei gas medicali.

Nello stesso corridoio è stato realizzato anche un nuovo corpo bagni dedicato al personale del Pronto soccorso. Le opere di adeguamento dei locali hanno interessato anche i bagni destinati all’utenza ed è stato realizzato un ambulatorio per i pazienti provenienti dalla sanità penitenziaria.

«Il Pronto Soccorso - ha sottolineato l’assessore Doria - è la porta di ingresso dell’ospedale. Spesso abusata perché il filtro territoriale è saltato e su quello stiamo per prima cosa lavorando. Ovviamente queste difficoltà non giustificavano la gestione dei pazienti nei corridoi come ho trovato. E gli open space sono una risposta moderna e funzionale. I percorsi già attivati hanno già ridotto del 50 per cento tempi di attesa e soprattutto è migliorata la percezione dell’accoglienza».

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