La Nuova Sardegna

Sassari

La protesta

L’Odissea del bar che non riesce ad avere il contatore Enel

di Barbara Mastino
L’Odissea del bar che non riesce ad avere il contatore Enel

Il titolare: «Ho dovuto attivare un’altra utenza dopo aver speso 3000 euro»

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Ozieri È da mesi che numerosi utenti Enel si lamentano per cali di potenza, black out e un servizio carente, ma il caso del Caffè Cardinale in piazza Garibaldi ha del clamoroso. Il locale, nato un anno fa come bar pasticceria e poi “convertitosi” giocoforza in bar con piccola ristorazione, ha prima dovuto ritardare l’apertura in attesa dell’aumento di potenza (dai 6 kilowatt del cantiere sufficienti appena per bar e sala) pagato oltre 3mila euro e mai attivato; poi ha dovuto attivare una seconda utenza per altri 10 kilowatt, con spese di allaccio e bollette; in seguito ha subìto cali di potenza che hanno costretto il titolare a sospendere il servizio.

«Una situazione insostenibile – dice il titolare Salvatore Polo – che mi ha costretto prima a dirottare il servizio sulla ristorazione dismettendo costose attrezzature da pasticceria per acquistarne altre per la cucina, e che ora mi crea comunque problemi visto che non si sa quando la fornitura di piazza Garibaldi sarà aumentata. Enel mi ha informato a settembre, un mese dopo la mia richiesta, che era impossibile aumentare la potenza prima di attivare una nuova cabina in via Cirenaica, che era quindi in programma; ma solo in seguito mi è stato detto che per questo tipo di lavori occorre affidarsi a imprese della Penisola. Nel frattempo mi ha fatto attivare l’altro contatore, solo per un massimo di 10 kilowatt, e ora che a quanto pare l’appalto è stato affidato slittano le tempistiche: dal 13 marzo al 25 maggio e adesso a data da destinarsi. Nel frattempo io ho subito tanti disagi: ho ritardato l’apertura sino a dicembre, ho quindi perso i 3.185 euro spesi il primo agosto per l’aumento di potenza mai avuto; ho più che raddoppiato le spese di gestione previste, dovendo attivare anche un'utenza del gas, e adesso che è iniziata l’estate mi è impossibile azionare i condizionatori». Una nuova azienda, con cinque dipendenti, sta già affrontando una crisi, e oltretutto non per sue colpe: in tempi in cui fare impresa è già difficile per mille motivi, ci manca solo l'ostacolo del servizio carente del principale fornitore nazionale di energia elettrica. «Vado avanti perché credo nel mio lavoro e sento il gradimento della clientela – dice Polo – ma porterò avanti tutte le azioni necessarie per far valere le mie ragioni».

Come detto, il titolare del Caffè Cardinale non è il solo a Ozieri a lamentarsi con Enel per i disagi, e su questo cittadini e imprese lamentano «ritardi e inefficienze nell’aumento di kilowatt e nei nuovi allacci» che causano «danni economici e disagi quotidiani». Tra gli esempi c’è quello di una famiglia che non riesce a dare in locazione un appartamento recentemente ristrutturato nel rione Sa Pastia a causa di «tempi di attesa eccessivi per l’evasione della nostra richiesta», una pratica che come altre è «ferma da settimane, mesi, senza spiegazioni concrete: quando si tenta di contattare il servizio clienti, le risposte sono spesso generiche. «È inaccettabile – dicono a una sola voce gli utenti esasperati - che un servizio essenziale come l’energia elettrica sia gestito con tali inefficienze, mettendo in difficoltà cittadini e imprese che fanno affidamento su un approvvigionamento stabile. Invitiamo le istituzioni - conclude - a monitorare e intervenire su questa problematica, affinché Enel garantisca finalmente un servizio adeguato».

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