L’Odissea del bar che non riesce ad avere il contatore Enel
Il titolare: «Ho dovuto attivare un’altra utenza dopo aver speso 3000 euro»
Ozieri È da mesi che numerosi utenti Enel si lamentano per cali di potenza, black out e un servizio carente, ma il caso del Caffè Cardinale in piazza Garibaldi ha del clamoroso. Il locale, nato un anno fa come bar pasticceria e poi “convertitosi” giocoforza in bar con piccola ristorazione, ha prima dovuto ritardare l’apertura in attesa dell’aumento di potenza (dai 6 kilowatt del cantiere sufficienti appena per bar e sala) pagato oltre 3mila euro e mai attivato; poi ha dovuto attivare una seconda utenza per altri 10 kilowatt, con spese di allaccio e bollette; in seguito ha subìto cali di potenza che hanno costretto il titolare a sospendere il servizio.
«Una situazione insostenibile – dice il titolare Salvatore Polo – che mi ha costretto prima a dirottare il servizio sulla ristorazione dismettendo costose attrezzature da pasticceria per acquistarne altre per la cucina, e che ora mi crea comunque problemi visto che non si sa quando la fornitura di piazza Garibaldi sarà aumentata. Enel mi ha informato a settembre, un mese dopo la mia richiesta, che era impossibile aumentare la potenza prima di attivare una nuova cabina in via Cirenaica, che era quindi in programma; ma solo in seguito mi è stato detto che per questo tipo di lavori occorre affidarsi a imprese della Penisola. Nel frattempo mi ha fatto attivare l’altro contatore, solo per un massimo di 10 kilowatt, e ora che a quanto pare l’appalto è stato affidato slittano le tempistiche: dal 13 marzo al 25 maggio e adesso a data da destinarsi. Nel frattempo io ho subito tanti disagi: ho ritardato l’apertura sino a dicembre, ho quindi perso i 3.185 euro spesi il primo agosto per l’aumento di potenza mai avuto; ho più che raddoppiato le spese di gestione previste, dovendo attivare anche un'utenza del gas, e adesso che è iniziata l’estate mi è impossibile azionare i condizionatori». Una nuova azienda, con cinque dipendenti, sta già affrontando una crisi, e oltretutto non per sue colpe: in tempi in cui fare impresa è già difficile per mille motivi, ci manca solo l'ostacolo del servizio carente del principale fornitore nazionale di energia elettrica. «Vado avanti perché credo nel mio lavoro e sento il gradimento della clientela – dice Polo – ma porterò avanti tutte le azioni necessarie per far valere le mie ragioni».
Come detto, il titolare del Caffè Cardinale non è il solo a Ozieri a lamentarsi con Enel per i disagi, e su questo cittadini e imprese lamentano «ritardi e inefficienze nell’aumento di kilowatt e nei nuovi allacci» che causano «danni economici e disagi quotidiani». Tra gli esempi c’è quello di una famiglia che non riesce a dare in locazione un appartamento recentemente ristrutturato nel rione Sa Pastia a causa di «tempi di attesa eccessivi per l’evasione della nostra richiesta», una pratica che come altre è «ferma da settimane, mesi, senza spiegazioni concrete: quando si tenta di contattare il servizio clienti, le risposte sono spesso generiche. «È inaccettabile – dicono a una sola voce gli utenti esasperati - che un servizio essenziale come l’energia elettrica sia gestito con tali inefficienze, mettendo in difficoltà cittadini e imprese che fanno affidamento su un approvvigionamento stabile. Invitiamo le istituzioni - conclude - a monitorare e intervenire su questa problematica, affinché Enel garantisca finalmente un servizio adeguato».