La Nuova Sardegna

Porto Torres. Sale la protesta delle famiglie turritane che si sono trovate da un giorno all’altro senza pediatra. La conclusione dell’incarico della dottoressa Maria Carla Ponti nell’ambulatorio del comune di Porto Torres, infatti, ha creato un vuoto e adesso la Asl consiglia alla popolazione di rivolgersi a pediatri in altri centri, come Sassari o Sorso. Questo perché la manifestazione di interesse di luglio per affidare un incarico provvisorio in sostituzione della dottoressa Ponti è andata deserta.

«Come genitore esprimo tutta la preoccupazione e indignazione – dice l’ex assessore comunale Davide Tellini –, non è tollerabile che la salute dei più piccoli venga sacrificata per mancanza di programmazione e di soluzioni concrete. Le istituzioni locali devono attivarsi immediatamente per garantire un servizio pediatrico stabile e continuativo a Porto Torres. Non bastano le rassicurazioni – aggiunge – servono azioni rapide e tangibili, perché la salute dei nostri figli è una priorità che deve sovrastare ogni altra agenda politica. Siamo stanchi di dover affrontare ulteriori sacrifici e disagi e pretendiamo risposte chiare per i cittadini di Porto Torres attraverso i rappresentanti politici locali: questa è una priorità che va oltre i proclami sui campi da calcio, posizionamento di punti fumo nelle spiagge. Ci sentiamo abbandonati».

La protesta si è poi trasferita sui social, dove le mamme lamentano una situazione delicatissima a meno di un mese dall’inizio della scuola. «La pediatra Ponti è andata via e dall'Asl fanno sapere che non ci sarà nessun sostituto – scrive Mari Unà – Tra poco si rientra a scuola e una gran fetta di popolazione è rimasta senza il pediatra, non si possono neanche spostare dal medico di base perché mancano anche quelli. Questi sono i veri problemi della città». «A me la dottoressa ha detto che hanno aperto il bando per una nuova pediatra – scrive Anna Falchi – ma non si sa se si presenterà qualcuno. Guardando nel sito dell'Asl mi dava la disponibilità di una sola pediatra, in viale Dante a Sassari». Sebastiano Dessì spera invece «che queste segnalazioni servano per svegliare la coscienza di chi è preposto a risolvere queste situazioni».