L’ex sequestrato Titti Pinna in aula per il quarto processo sul suo rapimento
Sassari, l’allevatore di Bonorva era stato liberato dopo 8 mesi. Assente l’imputato
Sassari Pantaloni blu, camicia a righe, sguardo sereno, Giovanni Battista “Titti” Pinna si è presentato puntuale questa mattina alle 9 davanti ai giudici della Corte d’assise di Sassari, insieme alla sorella Maria Margherita. L’allevatore di Bonorva, sequestrato nel 2006 e liberatosi dopo otto mesi di prigionia, deve essere ascoltato come parte offesa nell’udienza relativa al quarto processo sul suo rapimento, l’ultimo sequestro di persona avvenuto in Sardegna.
Assente invece l’imputato, l’imprenditore di Nulvi Michele Piredda, 58 anni. Difeso dall’avvocata Antonella Cuccureddu e Ilaria Pinna, è accusato di concorso nel sequestro: secondo la procura, avrebbe messo a disposizione dei rapitori un Renault Kangoo utilizzato per trasferire l’ostaggio da Bonorva a Sedilo. In apertura di udienza la Corte – presieduta dal giudice Giancosimo Mura, a latere Monia Adami – si è ritirata in camera di consiglio per decidere su alcune eccezioni presentate nella precedente udienza.
Per il rapimento di Pinna sono già stati condannati in via definitiva Salvatore Atzas, Giovanni Maria Manca, Antonio Faedda e Giovanni Sanna, detto Fracassu.