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Il giovane signor Rossi fa volare l’Arzachena a suon di gol decisivi

di Paolo Muggianu
Il giovane signor Rossi fa volare l’Arzachena a suon di gol decisivi

Serie D. Arrivato dal Chievo, a 18 anni è già una star «Non mi pongo limiti, l’importante è che vinca la squadra»

10 gennaio 2020
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ARZACHENA. Nonostante la giovane età (è nato nel 2001), Alessandro Rossi è stato ancora una volta decisivo per l’Arzachena he ha preso a vincere, e nella prima gara del 2020 non poteva capitare niente di diverso da quanto successo nell’anno vecchio: Budoni sconfitto per 2-1 e il gol decisivo è realizzato da questo promettente talento.

Nato a Trento, Alessandro Rossi, prende la via calcistica di Verona (sponda Chievo) e con la squadra clivense gioca in tutte le categorie del settore giovanile: pulcini, esordienti, giovanissimi, allievi e primavera. Alla vigilia della nona stagione con la maglia gialloblù, Alessandro Rossi invece viene spedito in Sardegna a farsi le ossa: esattamente ad Arzachena, dove si sta costruendo una squadra per disputare la serie D, dopo la mancata iscrizione in serie C.

Rossi si mette subito in evidenza, tecnici e addetti ai lavori puntano il dito su di lui come uno dei 2001 più promettenti della intera serie D e lui si mette al servizio della squadra, crescendo gara dopo gara.

Sin qui cinque le reti segnate dall’esterno d’attacco smeraldino, capocannoniere della squadra insieme a Nicolò Pozzebon, mentre Giuseppe Ponsat ne ha realizzato quattro.

Cinque gol e tutti decisivi: il pareggio in rimonta col Tor Sapienza, la rete contro la Vis Artena e poi la splendida doppietta con cui ha steso il Trastevere e infine il gol partita di domenica contro il Budoni che ha permesso all’Arzachena il primo successo stagionale in un derby.

«Ho realizzato un altro gol importante – le parole di Alessandro Rossi – che ha permesso alla squadra di iniziare bene l’anno. Sono soddisfatto per quanto fatto sinora e spero di proseguire, già dalla prossima gara che ci vedrà impegnati sul campo dell’Aprilia. Ho segnato sinora cinque reti e tutte decisive, ma l’importante è il risultato della squadra. Io vivo alla giornata e non mi pongo limiti. Dedico i miei cinque gol realizzati sinora con la maglia dell’Arzachena a mia madre Cristina».

E fuori dal terreno di gioco, cosa fa, il giovane signor Rossi? «Vivo di calcio, non ho hobby particolari se non quello del pallone. Sono un tifoso della Juventus e il giocatore a cui mi ispiro è sicuramente Neymar».



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