La Nuova Sardegna

Cagliari Di Pardo. Da ieri anche Viola che ha firmato un biennale. Poi il resto si vedrà. Nella lista dei convocati per la partenza della stagione qualche sopravvissuto alla retrocessione, qualche giocatore della cantera. Ma più che altro il Cagliari 22-23 per ora è un cantiere: big (un po’ ridimensionati dalla discesa in B) in partenza o al centro di trattative più o meno lunghe, poche certezze e tanti (possibili) arrivi per dare anche uno spessore numerico alla rosa. Oggi primo appuntamento ad Asseimini: domani si comincia con gli allenamenti. Liverani dovrá provare a costruire tutto in poco più di un mese perché già in Coppa Italia contro il Perugia bisogna fare bella figura.

Un’avvertenza: Nandez, Joao Pedro, Pereiro, Walukiewicz, Matteo Tramoni e Rog sono nell’elenco. Ma potrebbero sparire da un momento all’altro. Se restassero, il Cagliari sarebbe uno squadrone. Ma sarà molto difficile trattenerne soltanto uno. E allora bisogna guardare chi ha almeno il 70-80 per cento di possibilità di rimanere. Radunovic titolare, ci sono anche Aresti, Ciocci e Lolic. La difesa? Si gioca a quattro: i titolari al momento potrebbero essere Zappa, Altare, Goldaniga (ma anche qui c’è un punto interrogativo) e Obert. Più Palomba e Walukiewicz, quest’ultimo però con valigia. Centrocampo a tre: Viola in mezzo, Di Pardo (se non sarà utilizzato nella linea dei difensori) a destra e Deiola a sinistra? Ma c’è anche l’olbiese Lella. E i primavera Kourfalidis, Cavuoti e Del Pupo. Con loro Rog, Matteo Tramoni e Nandez pronti a partire, però. In attacco, insieme a Joao e Pereiro, anche Contini, Desogus, Luvumbo, Pavoletti e Lisandru Tramoni.

Non ci sono Marin (Empoli), Bellanova (Inter), Gagliano (Padova?), Boccia, Biancu (resta all’Olbia), Ladinetti e Faragò. Mercato: Cerri ormai è del Como, Lapadula sembra sempre più lontano, si intravede Puscas, otto gol in diciotto partite lo scorso anno con il Pisa. Trattative sempre aperte per Franco Carboni, laterale sinistro della Primavera dell’Inter.

Liverani intanto affida a Instagram le sue riflessioni della vigilia: “Ancora tu! Nel 1976, il mio anno di nascita, uscì la canzone di Lucio Battisti. Ora mi ritorna in mente, oggi più che mai. Quando arrivai a Cagliari ero poco più di un bambino. Qui passai un periodo fondamentale per la mia crescita. Torno in Sardegna da persona matura, da uomo di sport, da allenatore di una squadra che merita di stare tra le grandi del calcio italiano. Insieme al mio staff siamo pronti a riportare in alto il vessillo del Cagliari. Ci aspetta una stagione difficile, ma siamo carichi per intraprendere al meglio questo cammino. Tutti insieme, uniti verso l’obiettivo finale. Forza Casteddu!”.