I genitori di Ythan, morto nel crollo a Nuoro: «L’archiviazione è una pugnalata, nostro figlio ucciso un’altra volta»
Noelia Pisano e Damiano Romano: «Quel rudere era fatiscente, la colpa della tragedia non può essere data a lui e a Patrick»
Nuoro Dicono che non è facile spiegare che cosa provano in questi momenti. «Dolore, rabbia e un senso di impotenza. Ci sentiamo abbandonati. Non crediamo più in nulla». Sono i genitori di Ythan Romano, il ragazzino di 14 anni morto insieme all’amico fraterno Patrick Zola nel crollo di un casolare abbandonato la sera di Pasquetta di un anno fa. Noelia Pisano e il marito Damiano non si danno pace: il pubblico ministero Riccardo Belfiori ha depositato al giudice per le indagini preliminari Mauro Pusceddu istanza di archiviazione per i 12 indagati di omicidio colposo, proprietari dell’immobile che avrebbero potuto avere un ruolo nella mancata messa in sicurezza dell’edificio fatiscente dove è avvenuta la tragedia.
Secondo il pm non ci sono elementi sufficienti per sostenere un’accusa. «Per noi questa è una pugnalata, siamo increduli: significherebbe che gli unici responsabili del crollo sono due bambini che giocavano. Nostro figlio in questo modo viene ucciso un’altra volta».
L’intervista completa nel giornale in edicola e nell’edizione digitale del 3 ottobre