La Nuova Sardegna

Olbia

Palazzetto dello sport, eterna incompiuta

Palazzetto dello sport, eterna incompiuta

Avviato 28 anni fa, ancora oggi è inutilizzato. Lo studioso Luigi Piga parla delle tante risorse sprecate

07 marzo 2018
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TEMPIO. Il Palazzetto dello sport avviato 28 anni fa con i finanziamenti per “Italia 90”, mai portato a compimento e oggetto alcune volte di solenni quanto inutili inaugurazioni, a tutt’oggi è inutilizzabile.

A rivelarlo con un accurato accesso agli atti è Luigi Piga, studioso tempiese dedito a ricerche sociali, storiche ed economiche su Tempio e la Gallura. Per quanto concerne il Palazzetto dello sport, una sorta di pozzo di San Patrizio, risulta dalla ricerca che in questi 28 anni sono stati spesi, dai vari esecutivi, senza benefici concreti, ben 3 milioni 602 mila e 801 euro. «Ingenti risorse - nota lo studioso -, che hanno fatto assurgere lo stabile a emblema dell’inefficienza e dell’inefficacia delle politiche di sviluppo locale». Opera non solitaria a Tempio, per la verità, alla quale sono sicuramente da aggiungere fra i tanti, i miliardi di lire sprecati impunemente nel progetto di Rinagghju che rimane per la città, a tutt’oggi, una vera e propria chimera. Negli anni duemila per il Palazzetto vengono impiegati ben tre finanziamenti. L’ultimo nel 2011. Della costruzione si occupa anche con due relazioni la Corte dei Conti.

Nell’ambito della seconda relazione, siamo al 2007, l’amministrazione di allora aveva “garantito”, peraltro inutilmente, il completamento e l’entrata in funzione della struttura entro il 31 dicembre dello stesso anno. Sul finire del 2008 vengono ultimati altri due lotti e, dopo la conclusione del rimborso alla Cassa Depositi e prestiti, nel 2009, si susseguono gli annunci di inaugurazioni.

Trattandosi di una struttura polivalente arrivano anche ipotesi di immediate utilizzazioni diverse da quelle prettamente sportive. Fra le ipotesi più gettonate, quella di adibire la palestra, (peraltro ancora da completare), in discoteca per la sei giorni danzante di carnevale ed anche per eventi fieristici. Ipotesi peraltro mai realizzate. Da questo momento comincia per l’immobile il momento più nero. Abbandonata di fatto, come dimostrano anche alcune incredibili foto del tempo, la struttura viene depredata e vandalizzata in ogni angolo più remoto.

Nel 2011 il Comune ottiene un nuovo prestito, questa volta regionale. Oggi a 28 anni dal primo finanziamento la struttura non è ancora finita e, nonostante l’inaugurazione voluta frettolosamente dall’attuale amministrazione nel marzo scorso, è priva di attrezzature e dotazioni sportive, da riparare in alcune parti e quindi praticamente non ancora utilizzabile.

«La ricerca – spiega ancora Luigi Piga in una nota a margine della ricerca –, è frutto di costosissimi accessi agli atti: fissati, nel 2010 dall’allora giunta Frediani, in 25 euro per ogni singolo documento datato oltre i dieci anni, 10 euro per quelli datati da un anno a cinque anni, più 0,16 euro per la riproduzione di ogni pagina». (a.m.)

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