Svolta nelle indagini sulla morte di Claudio Manca, una persona in caserma da ore
Il 49enne era stato trovato morto in cunetta dopo essere stato investito
Terralba C’è una svolta, forse decisiva, nell’indagine sulla morte del 49enne di Terralba Claudio Manca, trovato morto venerdì 26 settembre in una cunetta della circonvallazione nella parte della cittadina che dà verso San Nicolò d’Arcidano. Dalla mattina di oggi, martedì 30 settembre, una persona è nella caserma dei carabinieri per essere interrogata. Non è ancora chiaro se sia in stato di fermo come indiziato di reato oppure per altri motivi legati all’inchiesta coordinata dalla procura di Oristano. Il sostituto procuratore Marco De Crescenzo aveva aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio stradale e omissione di soccorso: secondo i primi accertamenti Claudio Manca sarebbe morto dopo essere stato investito da un’auto mentre percorreva la circonvallazione in bicicletta, nel tardo pomeriggio o nella serata di giovedì 26 settembre, salvo poi essere ritrovato l’indomani mattina. Non si esclude però che ora la contestazione possa essere cambiata con una nuova molto più grave arrivando sino all’omicidio volontario, anche perché, nei giorni precedenti alla morte, il 49enne aveva ricevuto minacce via social per un suo presunto legame con l’incendio della casa dell’imprenditore terralbese Battista Manis, avvenuto il 21 settembre scorso. Stamattina doveva essere eseguita l’autopsia sul corpo della vittima, ma l’accertamento è stato rinviato. Il motivo potrebbe essere proprio legato alla svolta nelle indagini e alla possibilità che la persona in caserma sia già indagata e quindi ci sia l’obbligo di notificargli l'atto affinché possa nominare un avvocato a propria tutela per seguire l’autopsia. Intanto, i carabinieri starebbero svolgendo anche altri accertamenti, in particolare sulle telecamere di videosorveglianza cittadina e di un esercizio commerciale e su una macchina che potrebbe essere l’auto pirata che ha investito, forse volontariamente, Claudio Manca.