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Alla Maddalena giocavano alle slot machine

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I furbetti del cartellino non sono una novità per la Sardegna che nel 2018 conquistò un record: il numero più alto di assenteisti licenziati, ben 11. La maggior parte fu poi reintegrata da un giudice...

12 gennaio 2020
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I furbetti del cartellino non sono una novità per la Sardegna che nel 2018 conquistò un record: il numero più alto di assenteisti licenziati, ben 11. La maggior parte fu poi reintegrata da un giudice ma in molti casi i processi sono ancora in corso. Tra i licenziati il primo caso fu quello del comandante dei vigili urbani di Arzachena, pizzicato mentre in orario di lavoro si dedicava ad altre attività slegate dal suo ruolo. In precedenza a finire nella rete dei controlli erano stati cinque dipendenti della sede sassarese dell’Ente foreste, sospesi dal servizio con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. La guardia di Finanza li aveva filmati mentre passeggiavano in via Roma durante l’orario di lavoro. Nel dicembre del 2014 i carabinieri avevano portato alla luce un caso analogo nell’ufficio del giudice di pace, sempre a Sassari. Secondo l’accusa dieci impiegati della cancelleria erano soliti fare un uso eccessivamente disinvolto dei cartellini, con assenze protratte e ingiustificate durante l’orario di lavoro. Indagato anche il coordinatore, assolto poi da tutte le accuse. Nel 2016 la bufera giudiziaria si era abbattuta sul comune della Maddalena. Sei dipendenti si presentavano la mattina in municipio, strisciavano il badge d’ingresso – e anche quello dei loro colleghi – e poi sparivano. Chi al supermercato, chi a giocare alle slot machine. Tutti accusati di truffa aggravata, due di loro erano anche stati sospesi dal servizio. Storia analoga al comune di Nuoro. Nel giugno del 2014 la procura barbaricina aveva iscritto nel registro degli indagati dodici dipendenti del Comune con l’accusa di truffa aggravata.

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