La Nuova Sardegna

Caos continuità aerea lo scontro diventa politico

di Luca Rojch
Caos continuità aerea lo scontro diventa politico

Centrosinistra: ora il dibattito in aula. Cappellacci: il governo ha bocciato la Ct1

15 gennaio 2020
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La giunta passeggia su una lastra sottile di ghiaccio che scricchiola sotto il peso dei piedi. La Continuità aerea è sempre più eterea, il sistema misto di proroga su Alghero e Cagliari e nuova Ct1 ma senza compensazione su Olbia scadrà tra 90 giorni. La corsa contro il tempo per garantire un sistema di collegamenti sembra destinata al fallimento senza una ulteriore proroga dell’attuale sistema. E senza l’accordo con Alitalia e Air Italy tutti gli sforzi potrebbero essere pianificati. La giunta pensa a un piano b, come la creazione di una compagnia tutta sua. Difficile da sostenere. L’alternativa è l’ingresso nel capitale sociale di compagnie che già esistono, come Air Italy. Ma la discussione si è da qualche settimana spostata nel ring del consiglio regionale. Con le opposizioni che chiedono una soluzione immediata dell’emergenza continuità. E anche la maggioranza inizia a sentire il peso del possibile caos che potrebbe esplodere dal 16 aprile, con la deregulation del mercato. Biglietti a costi stellari e nessuna garanzia di avere voli negli orari garantiti dalla continuità.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.38336350:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.38336350:1654525143/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

In commissione trasporti l’opposizione ha chiesto di poter incontrare l’assessore Giorgio Todde. «L’impossibilità di prenotare biglietti aerei nei voli in continuità territoriale in partenza dal 17 aprile è la prima grave conseguenza causata dalle incertezze sul futuro del sistema dei trasporti in Sardegna – spiegano Maria Laura Orrù e Antonio Piu, che fanno parte dei Progressiti –. È necessaria un’ azione rapida per impedire che il sistema di continuità territoriale imploda fra poche settimane. La richiesta di audizione dell’assessore ai Trasporti punta a portare in Consiglio un tema non più procrastinabile». E anche il consigliere dei 5 Stelle Roberto Li Gioi non nasconde la sua preoccupazione. «Il Consiglio regionale deve essere convocato con urgenza, questa settimana. Rischiamo conseguenze devastanti per la nostra economia, alcune già evidenti – spiega Li Gioi –. Dalla maggioranza arrivano soltanto risposte dubbie e aleatorie». Li Gioi boccia la scelta del presidente dell’aula Michele Pais di trattare il 3 nella statutaria l’argomento trasporti. «Le regole di svolgimento della seduta statutaria non consentono una discussione ampia e approfondita. La seduta rischia di tradursi in una mera vetrina. E mancano 20 giorni al 3 febbraio. Giorni persi. Inconcepibile. Un consiglio sui Trasporti straordinario deve essere convocato immediatamente e non dissennatamente posticipato. Il presidente Solinas e l’assessore ai Trasporti Todde dovranno comunicarci a che punto sono le trattative».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.38336349:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.38336349:1654525143/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Cappellacci. Ma nel caos trasporti si aggunge l’attacco del deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci al governo Conte. Il parlamentare aveva presentato un ordien del giorno in cui chiedeva al governo di varare subito la nuova Ct1 e di trovare una soluzione tampone per avere una proroga. «Il Governo e la sua maggioranza hanno gettato la maschera – dice Cappellacci –. La nostra richiesta era naturale, di buon senso prima che politica. Garantire il diritto alla mobilità dei sardi e rimuovere la barriera che impedisce alle nostre imprese di accedere al mercato extraregionale, rappresentata dalla nostra condizione geografica. Invece con un atteggiamento pilatesco, Conte e compagni hanno respinto le nostre proposte per la difesa delle legittime richieste dei sardi davanti a Bruxelles. Questa volta deve essere l’Italia a chiedere alla Ue il rispetto delle sue stesse norme. L’articolo 16 del regolamento comunitario parla chiaro: “Uno Stato membro può imporre oneri di servizio pubblico riguardo ai servizi aerei effettuati tra un aeroporto comunitario e un aeroporto che serve una regione periferica o in via di sviluppo all'interno del suo territorio o una rotta a bassa densità di traffico verso un qualsiasi aeroporto, se la rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione”. Se questa è la volontà del governo e della maggioranza, sarebbe la conferma di una politica debole, che baratta gli interessi regionali con le benevole pacche sulla spalla dei maggiorenti europei».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.38336350:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.38336350:1654525143/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Subito arriva la replica del deputato 5 Stelle Nardo Marino. «Cappellacci, con un’ardita operazione di strumentalizzazione politica, accusa le forze di governo di aver votato contro la continuità territoriale per la Sardegna. Forse, in questo modo, intende coprire le gravissime responsabilità della giunta regionale sardo-leghista-forzista che rischia di lasciare a terra tutti i sardi, per via del forte ritardo con cui ha presentato all’Ue un’idea di continuità territoriale a forte rischio bocciatura. I sardi devono sapere che il deputato Cappellacci, quest’oggi, ha presentato un ordine del giorno su un decreto che concede 400 milioni di euro alla compagnia Alitalia al fine di consentirne la prosecuzione dell’attività. L’aspetto paradossale è che il deputato Cappellacci, insieme al suo partito, si è astenuto “per senso di responsabilità”, cioè per non votare contro. Senza capire che, fosse stato per lui, gli aerei di Alitalia sarebbero rimasti a terra e, con essi, anche i sardi che volano in continuità territoriale da Alghero e Cagliari proprio con la compagnia di bandiera».
 

In Primo Piano
Il rogo

Attentato incendiario nella notte a Sassari in via Monte Grappa contro l’agenzia funebre “Antonio Pinna”

di Luca Fiori
Le nostre iniziative