oristano
Medici in trasferta e il conto sale
Nei presidi di Ghilarza e Bosa. Tre giorni di lavoro costano 2522 euro
28 luglio 2020
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ORISTANO. Mancano guanti, presidi sanitari, e soprattutto medici a Oristano. La lista copre un corso di laurea: anestesia, radiologia, pediatria, ortopedia, medicina, pronto soccorso, gastroenterologia, e psichiatria presentano tutti carenze di organico. Ancora più grave la situazione a Ghilarza, dove non c’è neppure il pronto soccorso aperto e dove i turni di medicina e chirurgia vengono coperti solo a scavalco da Oristano. Per il capoluogo l’unica buona notizia è l’arrivo dell’atteso primario di chirurgia, proveniente da Lanusei.
Prosegue intanto la pratica di chiamare i medici da altri presidi per coprire i buchi in organico negli ospedali periferici. Dopo Ghilarza, coperto lo scorso agosto per sei giorni da due medici del Santissima Annunziata di Sassari, (costo per la Assl di Oristano 6381 euro), adesso è il turno di Bosa, dove la dottoressa Ferrari, già recatasi a Ghilarza, ha lavorato il 10, il 12 e il 26 febbraio scorsi. Per tre giorni la Assl ha pagato 2522 euro.
Prosegue intanto la pratica di chiamare i medici da altri presidi per coprire i buchi in organico negli ospedali periferici. Dopo Ghilarza, coperto lo scorso agosto per sei giorni da due medici del Santissima Annunziata di Sassari, (costo per la Assl di Oristano 6381 euro), adesso è il turno di Bosa, dove la dottoressa Ferrari, già recatasi a Ghilarza, ha lavorato il 10, il 12 e il 26 febbraio scorsi. Per tre giorni la Assl ha pagato 2522 euro.