La Nuova Sardegna

Sassari

In fiamme furgone della Arkimastro

di Gavino Masia
In fiamme furgone della Arkimastro

I titolari: «Vigliacchi, non fermeranno il nostro lavoro». È il secondo attentato in città nel giro di poche settimane

01 marzo 2020
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PORTO TORRES. Due furgoni avvolti dalle fiamme durante le ore notturne a distanza di poche settimane l’uno dall’altro – sempre ai danni di onesti imprenditori che vivono dal loro lavoro – stanno cominciando a preoccupare non poco i cittadini che risiedono nel centro urbano.

Questa volta a essere preso di mira è stato il mezzo di proprietà di Gabriele Alessandro e Nicola Cariga – amici e titolari della società di costruzioni e riparazioni Arkimastro Group – che ha preso fuoco intorno all’1.30 di sabato in via Principe di Piemonte. Si tratta di una zona densamente abitata che si trova a pochi metri dalle scuole materna ed elementare di Borgona.

I vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres sono intervenuti immediatamente dopo aver ricevuto la chiamata di un vicino che risiede nella via dove era parcheggiato il furgone. La squadra dei pompieri ha provveduto a spegnere l’incendio e a mettere in sicurezza tutta la zona interessata dalle fiamme. Nessun innesco pare sia stato rinvenuto nell’area circoscritta dal parcheggio del furgone, anche se l’ipotesi che sia stato un attentato incendiario ha preso sempre più consistenza con il trascorrere delle ore.

I due giovani imprenditori in tarda mattinata sono andati alla caserma di via Antonelli per denunciare ai carabinieri quanto accaduto al mezzo che utilizzano per i lavori di costruzioni e ristrutturazioni in varie zone del territorio comunale. Un atto dovuto per cercare di venire a capo di una situazione preoccupante, causata da chi voleva sicuramente creare danni alla loro attività. «Mai abbiamo ricevuto minacce o altro che ci facesse pensare a un gesto simile nei nostri confronti – dice Alessandro Gabriele – e penso che gli autori siano solo dei vigliacchi che cercano di fare del male a chi lavora onestamente e con professionalità. Noi non ci abbattiamo comunque, e continueremo a portare avanti il nostro lavoro con la stessa umiltà e determinazione di sempre».

I militari stanno ora indagando per fare luce sulla dinamica dell’incendio al furgone, attraverso la raccolta di testimonianze dirette e con la visione degli impianti di videosorveglianza installati nella case e nelle attività commerciali vicine.

Poche settimane fa gli incendiari di auto si erano invece presentati nella parte iniziale di via Bazzoni, l’arteria stradale che attraversa tutto il quartiere Oleandro, e avevano incendiato un mezzo per trasporto passeggeri di proprietà dell’imprenditore Angelo Baraghini. In quell’occasione sono state però trovate delle tracce di innesco sia nella ruota anteriore sia in quella posteriore destra. Fiamme di origine dolosa accertate e che hanno distrutto tutta la parte posteriore dello Scudo Fiat parcheggiato da un paio di giorni e in attesa di essere riparato nelle strumentazioni.

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